Non abbiamo mai ben capito come definire il talento nella pallavolo, né come misurarlo: è qualcosa di vago, astratto, ci sfugge dalle mani come se provassimo ad afferrare un’anguilla. È equivoco, perché quando diciamo che quella giocatrice è un talento, potremmo riferirci a una certa idea di raffinatezza stilistica, alla continuità di prestazioni, oppure alla presenza di un qualche istinto naturale che guida il libero nella difesa prodigiosa, la centrale a muro e la schiacciatrice in attacco. Questo perché il talento è spesso descritto attraverso le sensazioni che suscita in chi lo guarda, piuttosto che una serie di attributi dello stesso: è perciò un concetto altamente soggettivo.
Ecco perché parlare di Natasza Ornoch oggi come la “next big thing” della pallavolo europea ci espone al rischio di un’euforia che potrebbe sgonfiarsi e scemare già tra qualche settimana, o mese, lasciando il ricordo un po’ imbarazzante di quella volta che non ci siamo saputi controllare. Eppure, questa schiacciatrice polacca classe 2007 dell’SMS PZPS Szczyrk – che si è raccontata in esclusiva ai microfoni di Volley News – sembra essere davvero un diamante, neppure troppo grezzo, pronto a rivelarsi presto in tutta la sua brillantezza.
Natasza, per cominciare ci racconti com’è nata la tua passione per la pallavolo?
“La pallavolo ha sempre avuto un ruolo significativo nella mia famiglia. Mia zia, infatti, era una pallavolista, e fin da piccola ho seguito questo sport con grande interesse. Ho iniziato con il basket, ma poi ho deciso di cimentarmi anche nel volley. Quando sono arrivata al bivio e ho dovuto scegliere una sola disciplina, poiché gli allenamenti erano diventati troppi, ho optato per la pallavolo. Ormai mi aveva conquistato!“.
Quali sono state le tappe principali della tua carriera?
“Ho iniziato a fare i primi allenamenti di pallavolo in terza elementare, presso un club scolastico. Lì ho appreso i fondamentali e mi sono innamorata di questo sport. Successivamente, sono passata all’UMKS MOS Wola Warszawa, dove ho avuto l’opportunità di crescere come giocatrice. Attualmente sono ancora legata al MOS Wola, ma ogni giorno studio e mi alleno all’SMS PZPS Szczyrk“.
Invece quali sono stati i momenti più importanti che hai vissuto con le nazionali giovanili polacche?
“Ci sono molti momenti che resteranno per sempre impressi nella mia memoria. Tuttavia, i ricordi più belli sono legati ai piazzamenti nella Top 4 con le nazionali U18 e U20 (ai Campionati Europei 2024, ndr). Era uno dei miei sogni più grandi e, anche se in entrambi i casi abbiamo chiuso al quarto posto, considero queste esperienze preziose per le competizioni future“.
Parlaci un po’ della tua esperienza all’SMS PZPS Szczyrk? In che modo ti sta plasmando come giocatrice e come persona?
“Fin da bambina, ho sempre sognato di andare all’SMS PZPS Szczyrk. Questa scuola offre l’opportunità di studiare e giocare a pallavolo, grazie a un’organizzazione che permette di combinare entrambi gli ambiti. All’SMS PZPS Szczyrk posso raggiungere i massimi livelli sotto la guida dei migliori allenatori, il che è fondamentale per la mia crescita pallavolistica. Dal punto di vista personale, posso dire che stare lontano da casa mi ha insegnato a diventare indipendente; inoltre, ho avuto la fortuna di incontrare persone meravigliose che sono diventate come una famiglia per me“.
Come sta andando la vostra stagione nella 1. Ligi (la seconda lega polacca)? Quali sono le tue impressioni dopo le prime partite?
“Penso che la nostra stagione sia iniziata in modo positivo. In alcune partite avremmo potuto ottenere risultati migliori. Tuttavia, abbiamo anche conquistato vittorie contro squadre molto forti“.
Qual è il vostro obiettivo quest’anno?
“Il nostro obiettivo è raggiungere le prime sei posizioni in classifica, tenendo presente che ci sono 13 squadre nella 1. Ligi. Siamo un gruppo giovane e giocare in questo campionato ci offre l’opportunità di crescere e acquisire esperienza. Però, siamo anche ragazze coraggiose e sono convinta che saremo in grado di tenere testa alle squadre più forti!“.
Come ti descriveresti come giocatrice? Ti piace il paragone con Elena Pietrini o ti vedi diversamente?
“Certo, mi piacerebbe diventare come Elena Pietrini! Tuttavia, il mio idolo è Gabi Guimaraes. La sua dinamicità e il suo coinvolgimento nel gioco mi impressionano sempre. Credo di avere alcune affinità con lei, in quanto sono forte e dinamica. Perciò, penso che sia un buon modello da cui trarre ispirazione“.
Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto durante il tuo percorso sportivo?
“Credo che il consiglio più importante che abbia ricevuto venga da mio padre. Infatti, mi ripete sempre di avere pazienza, poiché un giorno il mio impegno e il mio duro lavoro daranno i loro frutti“.
Dove ti vedi nel giro di qualche anno? Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
“Sogno di giocare nel campionato italiano e di rappresentare la Polonia a livello internazionale. Inoltre, desidero che la pallavolo continui a regalarmi la stessa gioia e soddisfazione che mi dà adesso“.
Come ti descriveresti al di fuori del campo? Quali sono i tuoi interessi?
“Nella vita di tutti i giorni sono una persona piuttosto tranquilla. Tuttavia, in palestra, il mio atteggiamento cambia radicalmente: mi piace urlare e motivare la squadra! Ho un ottimo rapporto con la mia famiglia, che mi sostiene in ogni momento. Amo gli animali e sport come il pattinaggio, il ciclismo, la corsa e la ginnastica. Senza sport impazzirei (ride, ndr)! Infine, mi piace viaggiare, sono appassionata di fotografia e me la cavo bene in cucina“.
Un’ultima curiosità. Quali sono i tuoi libri, film e cantanti preferiti?
“È difficile scegliere un solo film, ma la mia serie preferita è senza dubbio ‘Gilmore Girls’ (‘Una mamma per amica’, ndr). Per quanto riguarda i libri, prediligo i gialli. Quando si tratta di musica, invece, non mi lascio influenzare dagli artisti, ma scelgo in base alle canzoni che mi piacciono“.
Di Alessandro Garotta