Di Redazione
Continua a far discutere il divieto per il doppio incarico: o club o nazionale. Così la Lega Pallavolo ha stabilito per i coach italiani che, in caso contrario dovrebbero pagare una multa di 50.000 euro, così come spiegato nei dettagli nell’articolo de “La Gazzetta dello Sport” a cura di Gian Luca Pasini e Davide Romani.
Come spiega il quotidiano, poichè sarebbe impossibile “impedire” il doppio incarico, si può attualmente penalizzare il club che lo accetta, mettendo una sanzione su quelle società che ingaggiano un allenatore o vice allenatore che già allena una Nazionale straniera. Queste le parole dell’Amministratore Delegato della Lega Volley Maschile, Massimo Righi:
“L’origine ci arriva da una richiesta delle stesse società che si lamentavano di come un allenatore italiano, che allenasse in contemporanea una Nazionale straniera, finisse per condizionare il mercato. Detto che poi esisterebbero altre motivazioni, legate alla nostra Nazionale. Già il nostro campionato “produce” atleti di alto livello per altri movimenti, in questa maniera accadrebbe che un allenatore si prepara in Italia per battere i giocatori italiani”.
Attualmente i tecnici italiani sarebbero in agitazione, attraverso la preparazione di una lettera destinata alla Lega stessa, per sollevare il problema:
“Non credo che si arriverà a una causa di lavoro. E la Lega, essendo un consesso di società, può sempre ridiscutere le sue normative. Arrivando anche alla cancellazione della norma stessa (la penale sarebbe di 50 mila euro! n.d.r.). È chiaro che nella mia posizione in quel caso direi quale è il mio pensiero: credo che questa limitazione sia giusta. Ma non credo si arriverà mai in un tribunale…”
Attualmente casi noti sono quelli di Andrea Giani, allenatore della Revivre Milano e della Nazionale Tedesca, ma anche Nikola Grbic, coach della Calzedonia Verona e della Serbia, ma non solo. Basta pensare ad Antonio Valentini, vice di Blengini in Nazionale, e fino a qualche settimana fa allenatore di Vibo: nella prossima stagione non potrà allenare nessuna squadra di club.