Finisce in cinque set anche la seconda semifinale di Del Monte Coppa Italia, e finisce anche in questo caso con un risultato a sorpresa al termine di un match infinito. La Cucine Lube Civitanova batte l’Itas Trentino al tie-break (13-15) dimostrandosi squadra coriacea e quadrata, con un roster lungo e tanti jolly da pescare nel mazzo: da Orduna e Dirlic per il doppio cambio a Poriya, l’uomo che, mandato in battuta al tie-break sul 12-11 per Trento, più che battere ha abbattuto l’Itas con due ace che ancora fischiano nelle orecchie.
Partita dai mille registri e dai mille interpreti, merito della direzione di valore tanto di Sbertoli quanto del giovane Boninfante. Cinque i giocatori in doppia cifra per Trento: Lavia (16), Michieletto (15), Flavio (15), Bartha (13) e Gabi Garcia (11). Tre quelli di Civitanova: Loeppky (18), Lagumdzija (18), Bottolo (16). Un match che ha regalato anche difese da fantascienza di Balaso e Laurenzano, ma non solo, e tanti di quei muri da tirare su un palazzo, 10 per la Lube, 7 per l’Itas, così come ace chirurgici sparati nei momenti più cruciali dei set (8 per Trento, 6 per Civitanova). Alla fine ha vinto, come tra Perugia e Verona, chi è rimasto in piedi come in un incontro di boxe.
Starting Players – Fabio Soli si schiera con Sbertoli in palleggio opposto a Rychlicki, la premiata ditta Michieletto-Lavia in banda, al centro Flavio e Bartha, Laurenzano libero. Medei si affida invece alle diagonali Boninfante-Lagumdzjia e Loeppky-Bottolo, coppia centrale formata da Chinenyeze e Gargiulo, Balaso libero.
1° set – Fase iniziale di studio, come si suol dire, e situazione di equilibrio spezzata solo dopo diversi scambi da un ace di Michieletto, che poi si ripete anche in attacco (due volte in fila) costringendo Medei a fermare il gioco sul 9-5. Civitanova va anche sotto di cinque, muro su Bottolo, e in questa fase sembra essere completamente in balia degli avversari (14-9). Medei non perde tempo e richiama Boninfante giocandosi la carta Orduna e la mossa sembra dare i suoi frutti, tanto che i suoi accorciano le distanze (15-13) e questa volta il tempo lo chiama Soli. Sul -1 (17-16) torna Boninfante al servizio, ma spara in rete (resta comunque in campo). Il punto del pareggio lo trova Loeppky con un mani-out in terzo tempo di pura esperienza (18-18). Apparecchiata la rimonta, i cucinieri masticano però amaro quando Michieletto buca il muro e trova un altro break di vantaggio (22-20). Ci pensa allora Bottolo a servire due piatti indigesti che valgono il contro sorpasso (22-23). L’affondata di Chinenyeze vale il set point per la Lube, poi però il centrale spara in rete dai nove metri e si va ai vantaggi. A chiudere il primo giro di antipasti ci pensa allora Michieletto, sempre con una mazzata terrificante al servizio (26-24).
2° set – Il set successivo Soli lo comincia con Gabi Garcia al posto di Rychlicki (appena 1 punto per lui nel primo set con il 17% in attacco). Si ripete la situazione iniziale di equilibrio (3-3, 5-3, 5-5), poi punto infinito, lungo quasi quanto una intera fase lunare e chiuso alla fine da Eric Loeppky (5-6). La Lube va avanti anche di due (6-8) e questa volta prova a comandare la partita dei primi piatti. Una partita di difese, da una parte e dall’altra, che se non le vedessimo con i nostri occhi penseremmo che siano frutto di uno di quei video virali su internet elaborati in computer grafica. Ai 13 siamo ancora in parità, poi chef Lagumdzjia serve il suo piatto forte e Soli ferma ancora il gioco con la sua squadra che ora è costretta a inseguire (13-16). Bartha riporta Trento sul -1 (16-17) e il timeout questa volta lo chiama Medei. Altro ace di Michieletto e tutto da rifare per Civitanova (parità ai 17). Doppio cambio Orduna-Dirlic per Boninfante-Lagumdzjia e la Lube torna immediatamente avanti nel punteggio (17-19). Il monster block a uno di Chinenyeze su Bartha vale tre set point per la Lube (21-24). La chiudiamo qui? Trento dice di no e pareggia ai 24, Loeppky dice di sì e la chiude ai vantaggi (24-26).
3° set – La cena prosegue così con le seconde portate, succulente pure queste: 6-6, 6-9 e timeout Soli. Altro giro di difese da ristorante stellato; falangi, falangine e falangette che piangono a ogni muro di contenimento e Lube che dimostra di avere ancora una certa voracità nel mandare giù i bocconi (7-12). Nella metà campo dell’Itas ci si guarda negli occhi tradendo ora una certa preoccupazione. Se da una parte Michieletto picchia come se non ci fosse un domani, senza però riuscire a mettere palla a terra, dall’altra Loeppky usa le sue posate con eleganza e compostezza, tra mani-out e diagonali che si infilano tra le mani del muro trentino come un coltello caldo nel burro (9-18). Altro cambio in posto 2 per Trento, con Rychlicki che si riprende il posto e Gabi Garcia che torna in panchina. Dentro anche Magalini per Michieletto e Acquarone per Sbertoli. Il set a questo punto ha poco altro da raccontare e finisce tanti a pochi. Per l’esattezza 14-25.
4° set – Dopo la partita degli antipasti vinta dalla brigata bianca e quella di primi e secondi vinta dalla brigata rossa, manco fossimo a Masterchef, la seconda semifinale di Coppa Italia prosegue così con la partita dei dolci. Dopo una veloce pausa di chiacchiere e sgranchita di gambe, i commensali tornano a tavola con Civitanova che vorrebbe chiedere il conto e Trento che invece sarebbe felice di concludere la serata con un classico giro di amari e grappe. Soli torna ad affidarsi allo starting six iniziale, con Gabi Garcia opposto, i suoi volano subito sul 4-1 ma devono fare sempre i conti con un Loeppky in serata (4-4). Per scappare via a Trento servono i colpi a effetto, e allora ecco arrivare l’ace di Gabi Garcia, il murone di Bartha sul primo tempo di Gargiulo, e un altro ace a firma Lavia per allargare la forbice sul +4 (11-7). L’aria all’interno dell’Unipol Arena è decisamente cambiata. Vedere per credere l’alzata di Michieletto per la schiacciata di Sbertoli (12-7). No, non avete letto male, è successo per davvero, raccontatelo ai nipotini tra qualche anno. Bartha, in barba al tutto, piazza l’ace pure lui (14-8). Medei a questo punto pesca Nikolov dal cilindro, i suoi si rifanno incredibilmente sotto nel finale (23-22), ma dall’altra parte della rete Michieletto (ace devastante con palla che finisce in tribuna) non ci sta e alza la mano… Cameriere? Che grappe avete? Perché qui non abbiamo ancora finito (25-22).
5° set – Il tie-break si trasforma così in una sfida a chi manda giù più bicchieri e alla fine resta in piedi. Parità ai 5, parità ai 9, poi Michieletto, ancora Michieletto, sempre Michieletto, piazza il break (11-9). La Lube barcolla ma non molla, Balaso tira su pure gli asteroidi, dai nove metri si presenta Poriya che piazza l’ace e siamo da capo a dodici (12-12!). Altro ace del numero 9 di Civitanova e il sorpasso è servito. Lavia pareggia ancora con una genialata ma poi tira un fischione dritto per dritto che regala il match point ai cucinieri. Boninfante in battuta, Sbertoli serve Bartha che tira fuori un altro mattone e finisce qui. Camiere il conto, adesso sì grazie. Paga Trento. Civitanova ringrazia, brinda e se ne va in finale!
Itas Trentino 2
Cucine Lube Civitanova 3
(26-24, 24-26, 14-25, 25-22, 13-15)
Itas Trentino: Sbertoli 1, Lavia 16, Resende Gualberto 15, Rychlicki 1, Michieletto 15, Bartha 13, Bristot (L), Garcia Fernandez 11, Magalini 2, Laurenzano (L), Acquarone 0. N.E. Pesaresi, Kozamernik, Pellacani. All. Soli.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 4, Bottolo 16, Gargiulo 6, Lagumdzija 18, Loeppky 18, Chinenyeze 9, Bisotto (L), Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 2, Nikolov 6, Dirlic 2, Podrascanin 0. N.E. Tenorio. All. Medei.
Arbitri: Puecher, Piana.
Note – durata set: 28′, 29′, 21′, 33′, 22′; tot: 133′.
Dal nostro inviato Giuliano Bindoni