Gli 8 muri-punto personali nel tabellino del quarto di finale contro la Romania sono una sorpresa anche per Amandha Sylves, che si lascia andare a un triplice “Wow!” alla vista degli score. Per la centrale della Francia “il muro-difesa è stato il fondamentale più importante, ovviamente per me come centrale, ma in generale per tutta la squadra, perché è in quella situazione che si vede quanto la squadra è forte“.
Poi la giocatrice passata da Firenze a Cuneo commenta il match: “La Romania ha un gioco davvero veloce, quindi dovevamo prendere decisioni davvero rapidamente e presto, perché una volta che la palla arriva alla regista è troppo tardi. Era importante, quindi, avere una tattica precisa e fare quello che avevamo pianificato. In effetti l’opposta ci ha creato qualche problema, perché di solito attacca da seconda linea mentre stavolta ha cambiato posizione, quindi abbiamo dovuto modificare il muro e c’è stata un po’ di difficoltà. Diciamo che è stata una partita davvero difficile, non tanto dal punto di vista fisico, ma sicuramente da quello mentale“.
Intervista di Stefano Sassi
