Di Redazione
Sulle pagine de L’Arena, quotidiano veronese, si analizza il periodo di Luca Spirito, impegnato con la Nazionale, ma non sicuro di andare ai Mondiali. E’ comunque pronto a vivere una stagione da protagonista con Blu Volley.
Intanto Spirito aspetta una chiamata dalla Nazionale in vista dei Mondiali, che per adesso, però, non è ancora arrivata nonostante il raduno degli azzurri sia previsto a Cavalese per il 16. La speranza che il ct Gianlorenzo Blengini lo convochi si sta però affievolendo. Ha giocato il terzo e il quarto week-end della Nations League, poi, quando Giannelli si è fatto male, Blengini ha puntato su Michele Baranowicz e Luca è andato a fare i Giochi del Mediterraneo con la Nazionale B come capitano. «Sarei dovuto andare in ogni modo a fare i Giochi del Mediterraneo, me lo avevano già comunicato. Secondo me tutta la situazione non è stata gestita benissimo. Mi sono sentito un po’ sballottato qua e là. Alla fine non mi sono mai allenato né con un gruppo né con l’altro. Per me non è stato facile. Ho iniziato con la Nazionale B, poi sono andato a fare la prima parte della Nations League. E quindi di nuovo con la Nazionale B. E’ stato un po’ strano, ecco».
Quindi, alla fine, non hai giocato né con la Nazionale A né con la Nazionale B?
Proprio così.
E adesso sei in attesa di sapere se Blengini ti chiamerà per i Mondiali?
Esattamente, ma a questo punto mi sa tanto di no. Non ho sentito nessuno, non so niente.
Scelta tecnica?
Non lo so. Fin da subito ho avuto qualche sentore, poi l’allenatore ha deciso di puntare su Baranowicz ed è andata così. Probabilmente andrà lui ai Mondiali. Da quanto mi ha detto il team manager io non devo andare al raduno. E quindi penso che il Mondiale non lo farò.
Qualche spiegazione in merito l’hai avuta?
No, con Chicco non ho quasi mai parlato. Tantomeno di questa cosa.
La tua idea qual è?
Penso che voglia portare al Mondiale qualcuno che abbia un po’ più di esperienza, infatti ha richiamato Parodi, Maruotti. Visto il progetto iniziato l’anno scorso speravo che continuasse in una certa direzione, ma è andata così.
Sei amareggiato?
Sì, abbastanza. Il Mondiale in casa non capita tutti i giorni. Mi concentrerò al massimo sulla preparazione a Verona in vista del campionato.
Come reagisci alle critiche?
Dipende. Ogni tanto leggo delle cose che mi lasciano basito, davvero, soprattutto sui social. Però in genere le critiche me le faccio scorrere addosso, non c’è altro da fare.
Quella che ti ha fatto rimanere peggio?
Ho letto commenti dove dicevano che non ero all’altezza, o che non ho abbastanza carattere. Quest’anno mostrerò che ho carattere da vendere. Magari l’anno scorso non si è visto molto per problemi personali che ho avuto. Ma quest’anno sarà diverso, sicuro.
Che problemi hai avuto?
Problemi in famiglia, mia mamma si è ammalata, ho passato un bruttissimo periodo, da novembre a febbraio non c’ero tantissimo con la testa. Questa cosa mi ha toccato molto profondamente, mi ha tolto tante energie mentali. Non è stato facile. Ora le percentuali che mia mamma guarisca si sono alzate notevolmente e mi sento più sereno. Sono cose che da fuori non si sanno e magari si può pensare che io entri in campo senza grinta. Ma non è così. Ci sono problemi che la gente non vede e non immagina nemmeno.
La nuova squadra con Boyer non è affatto male.
Boyer lo avevo visto già l’anno scorso. E poi in queste finali… praticamente giocava da solo. In più ci sono Solè, Alletti, la squadra si è rinforzata tanto e soprattutto è molto più equilibrata. Peccato per Jaeschke. Mi dispiace un sacco si sia fatto male.
Perugia e la Lube però…
Già l’anno scorso il gap con le prime due era importante. Quest’anno sarà ancora più marcato. Però lo stimolo di giocare contro squadre del genere è tanto. Tutti contro di loro cercheranno di fare la partita della vita.
Ora è il campionato più bello del mondo?
Adesso lo è di sicuro.
(Fonte: L’Arena)