Di Redazione
Sport di Tutti, promosso da Sport e Salute S.p.A. e realizzato con la collaborazione delle Federazioni Sportive Nazionale, degli Enti di Promozione Sportiva e delle Discipline Sportive Associate individuati sulla base dell’affiliazione delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche aderenti.
C’è tempo fino al 30 gennaio per presentare le domande di iscrizione.
Chiunque sia interessato può chiedere informazioni alla società o consultare il sito dell’iniziativa (sportditutti.it), il modulo di iscrizione può essere compilato on line o in formato cartaceo (disponibile per il download dal sito, o chiedendo alla società).
Il progetto ha lo scopo di sviluppare concretamente il principio del diritto allo sport per tutti, supportando sia le famiglie che, a causa delle difficili condizioni economiche e sociali, non possono sostenere i costi dell’attività sportiva extrascolastica, sia le associazioni e società sportive che già svolgono attività di carattere sociale sul territorio; prevede lo svolgimento di attività sportiva pomeridiana, offerta gratuitamente a bambini di età compresa tra i 5 ed i 18 anni, appartenenti a famiglie che versano in difficili condizioni economiche e sociali, attraverso l’intervento delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche presenti sul territorio.
In questo contesto, lo sport ricopre un ruolo fondamentale, rappresentando uno dei più importanti strumenti educativi e di prevenzione di disagio sociale e psicofisico: lo sport, infatti, favorisce lo sviluppo delle capacità di integrazione e di socializzazione, attraverso il confronto e l’interazione.
“È un progetto importante per noi perché segue la strada che abbiamo tracciato come società, quella di rendere la pallavolo fruibile per tutti – ha dichiarato Greta Malavolta, responsabile dei progetti sociali dell’Helvia Recina – Abbiamo iniziato con la pallavolo unificata per integrare ragazzi con disabilità intellettive, abbiamo avviato il sitting volley per dare la stessa opportunità a chi ha disabilità fisiche, questa iniziativa ci permette di allargare di più il nostro raggio, andando a coinvolgere persone con disagio economico o sociale, che con questa iniziativa possono aderire ai nostri corsi. Lo sport diventa quindi ancora una volta una leva di inclusione.”
(Fonte: comunicato stampa)