Di Redazione
Campionato polacco fermo, sicuramente per le prossime due settimane. I giocatori del Verva Varsavia continuano gli allenamenti a ritmo ridotto. Andrea Anastasi parla per la prima volta del coronavirus che ha duramente investito l’Italia: “La decisione della Lega è giusta, la situazione è grave e se la si affronta alla leggera si rischia grosso. Abbiamo sospeso gli allenamenti nel corso del fine settimana; siamo tutti in contatto ma è molto strano lavorare così. Sono molto preoccupato per l’Italia perché il mio paese vive una situazione davvero drammatica. La Polonia è una nazione intelligente e ha fatto scelte sagge, imparando dagli errori degli altri”.
Anche in Polonia c’è stato l’assalto agli scaffali: “Volevo comprare un po’ carne per cena ma si è scoperto che non c’era nulla nel supermercato, sono stato fortunato a trovare un piccolo negozio più vicino a casa dove ho trovato quello di cui avevo bisogno. Sto rinunciando a molte cose, bisogna seguire le indicazioni, oggi chi cancella un appuntamento merita il nostro rispetto perché è la cosa giusta da fare”.
Il futuro del campionato è un’ipotesi: “Credo che annullare il campionato e concluderlo qui sarebbe la decisione giusta anche se ora siamo al secondo posto al tavolo in classifica. Nella situazione attuale non ci posso pensare. La salute di tutti coloro che lavorano a pallavolo è più importante della competizione sportiva. Anche se spero di poter finire la stagione, non lo farei mai perché la mia squadra non ha ancora vinto”.
Anastasi non lesina critiche alle federazioni europee e mondiali: “La situazione è confusa. Molti club, compresi quelli italiani, accusano la FIVB di essere stata passiva per troppo tempo nel prendere decisioni. Così come la CEV del resto. La federazione mondiale ha preso troppo tempo. Se le cose stanno così, vuol, dire davvero che sono solo interessati ai soldi”. In realtà l’intervista di Anastasi ha preceduto di qualche ora la decisione della FIVB di rinviare a dopo le Olimpiadi la Volleyball Nations League.
(Fonte: Siatka.org)
