L’Hall of Famer Andrea Gardini è tornato in Italia per sfidare Monza in Champions con l’Olympiacos, una sfida che la sua squadra ha rischiato seriamente di portare a casa in quattro set, salvo poi alzare bandiera bianca solo al tie-break.
Per lui il match dell’Opiquad Arena è stata anche l’occasione di sentirsi un po’ a casa e rivedere tante facce amiche e persone care: in tribuna c’erano la famiglia e il figlio Davide, schiacciatore dell’Allianz Milano protagonista ventiquattro ore prima sempre in Champions, l’eterno amico Luca Cantagalli e anche Andrea Zorzi, in cabina di commento per Sky Sport.
“Sono già venuto altre volte a giocare in Italia ed è sempre un piacere perché ho l’opportunità di stare un pochettino a casa mia, anche se adesso stando in Grecia devo dire che è una situazione decisamente gradevole, si vive bene. Mio figlio Davide? Lo seguo sempre, non mi perdo una partita”.
Tornando invece sulla sua partita, la chiave, sostiene Gardini, “è stato il calo fisico nel finale, una cosa che avevamo messo in conto. Abbiamo avuto un buon inizio, per tre set abbiamo tenuto un buon livello di pallavolo, poi alla fine era evidente che avessimo meno birra, meno salto, meno battuta. Abbiamo messo in campo in qualche modo alcuni giocatori che non si erano potuti allenare per problemi fisici. È un lungo periodo che purtroppo possiamo solo giocare senza allenarci, e alla lunga questo si paga”.
Intervista di Giuliano Bindoni