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Andrea Zorzi: “Fefè è geniale, lo è sempre stato. Giangio è l’incarnazione della pallavolo”

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Italia-Francia è la semifinale di questo Europeo, ma è anche tanto altro. Rivincita, speriamo di no, del quarto di finale dell’ultimo Mondiale, vinto poi dagli azzurri, ma soprattutto sfida nella sfida tra Fefè De Giorgi e Andrea Giani. Gli unici della “generazione dei fenomeni”, insieme ad Andrea Gardini e Marco Bracci, ad aver messo le mani, è proprio il caso di dirlo, su tutti e tre i Mondiali vinti da quella nazionale diventata poi leggendaria.

“Che bello ritrovare il Giangio – ha detto De Giorgi in occasione del media meeting pre-gara Per fortuna facciamo gli allenatori di pallavolo e non dobbiamo scontrarci sul ring, altrimenti avrei già perso”. Una delle sue proverbiali battute per sdrammatizzare la tensione, ma anche per ridere, a distanza di anni, di un episodio che li ha visti protagonisti da avversari.

A spiegarlo meglio è stato lo stesso Giani: “La mia unica espulsione da giocare fu per colpa sua – racconta sorridendo –. Mi provocò talmente tanto che andai a prenderlo dall’altra parte del campo”. E vista la differenza di stazza tra i due, si capisce bene cosa c’era veramente dietro la battuta di De Giorgi.

Ma quella fu un’eccezione della regola che li ha visti, e li vede, grandi amici. Anche oggi che si affronteranno da avversari a pochi metri di distanza, quelli che separeranno le due panchine. Ma a raccontarli ancora meglio è Andrea Zorzi sulle colonne de Il Messaggero, l’unico di quel gruppo di fenomeni, insieme a Lucchetta, a non essere diventato allenatore, ma comunque grandissimo, se non il più grande, nel ruolo di commentatore televisivo di pallavolo.

de giorgi spot pasta
foto Youtube @IsmeaOfficial

“Fefè è geniale. Lo è sempre stato, sia da giocatore per come ha sfruttato a pieno le sue doti fisiche, sia da allenatore. Quella sua calma serafica e olimpica che dimostra è dovuta al fatto che ne ha viste tante da allenatore. È anche un personaggio speciale, con abilità comunicative uniche che lo rendono un meraviglioso comico, un attore, in grado di parlare con Mattarella e anche ai ragazzi”.

“Giangio è l’incarnazione della pallavolo. Fefè stesso definisce Giani l’atleta più talentuoso che abbia mai incrociato in vita sua, anche riferendosi a quel gruppo con atleti come Bernardi e Papi. Giani ha una vita dedicata alla pallavolo. Lo fa con enorme passione e continuità. Io e Andrea siamo cresciuti insieme, eravamo compagni di stanza, il rapporto è fraterno, è il fratello minore che non ho avuto. È una persona molto divertente, che sa stare al gioco e di enorme empatia”.

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foto Fipav

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