Per la terza volta in questa stagione Angelo Lorenzetti è chiamato a commentare un trofeo vinto dalla sua Sir Susa Vim Perugia, stavolta la Del Monte Coppa Italia conquistata a Bologna, e per la terza volta si esercita nel difficile mestiere di “pompiere”, cercando di non alimentare eccessivi entusiasmi. “Per ottenere questi successi ci vogliono diverse cose – dice Lorenzetti – il lavoro, ma anche un pizzico di fortuna. I ragazzi in questa Coppa Italia sono stati bravi, però abbiamo vinto senza affrontare né la prima né la terza in classifica, e questo è qualcosa che non capita spesso. Vuol dire che il livello è sì altissimo, però c’era un’occasione e l’abbiamo sfruttata. Da qui a considerarsi i migliori ce ne passa, perché i numeri e la classifica sono lì a dire che i migliori non siamo“.
Il tecnico di Perugia preferisce quindi guardare al futuro, verso i prossimi obiettivi: “Chiedere qualcosa in più sarebbe ingrato nei confronti dei giocatori, ma quello che vorremmo è lavorare con grande determinazione per migliorare. Il nostro focus fin dall’inizio della stagione è rientrare in una Coppa europea, cosa che ci manca molto, sia come ritmo sia perché ci infastidisce vedere gli altri giocare. Per tornarci però dobbiamo raggiungere una finale, e ci piacerebbe giocare la più bella di tutte. Per farlo dobbiamo lavorare, perché sappiamo che gli altri non ci stanno a perdere, e quando facciamo cose meno buone gli avversari te le fanno pagare“.
In pochi mesi, comunque, Lorenzetti ha già realizzato il triplete a Perugia: “Sono tre trofei diversi tra loro – taglia corto l’allenatore – diciamo che sono fortunato. Adesso dobbiamo guardare avanti, perché la storia insegna tante cose e il prossimo anno dobbiamo essere in Coppa. Anche quelli che sono venuti prima di me non erano stati con le mani in mano, avevano vito anche loro… oggi è così ma bisogna lavorare un giorno alla volta, fare l’allenatore è come navigare in mare aperto: il tempo cambia velocemente, bisogna imparare a usare bene le vele e il timone“.