Di Redazione
Centrando un ribaltone che ha dell’incredibile il Bolivar conquista il titolo argentino, l’ottavo della sua storia, realizzando un’impresa straordinaria ma anche rocambolesca.
Con i favori del pronostico tutti dalla sua parte, giocando in casa in un impianto gremito all’inverosimile, il Bolivar balbetta per due set di fronte a un Obras che gioca in modo estremamente concreto ed efficace. Sullo 0-2 l’Obras ha un break devastante nel terzo set e si porta a +3 sul 21-18 a quattro soli punti dal successo e dal campionato. E lì incredibilmente le parti si invertono: sale in cattedra Hierrezuello che con Ocampo si carica letteralmente sulle spalle i compagni. L’Obras soffre del classico “braccino”: gli manca il colpo del KO, cosa che era già accaduta anche nel campionato latinoamericano contro il Sada Cruzeiro e a poco a poco scompare dal campo. Ocampo chiude il terzo set e Hierrezuelo devasta la difesa avversaria: il terzo e il quarto set finiscono in mano al Bolivar che tuttavia nella quinta e decisiva frazione deve soffrire… qualche errore, poi tre match ball salvati per miracolo dagli avversari… il muro di Loser su un attacco di Melgarejo fa letteralmente esplodere il Gimnasio Republica de Venezuela e il Bolivar dopo tanta paura può festeggiare. Hierrezuelo è l’MVP assoluto ma la differenza l’ha fatta soprattutto l’evoluzione della prestazione di Lucas Ocampo che chiude con 19 punti, top scorer assoluto, seguito da Crer con 18. All’Obras restano i complimenti per un play off da incorniciare ma anche le recriminazioni per un’occasione clamorosamente sprecata.
(Fonte: aclav.com)