Orgoglio e sguardo proiettato al futuro. L’Ariete non si lecca le ferite ma si rialza subito e guarda avanti. Archiviata la sconfitta, ed in attesa di capire se dovesse concretizzarsi o meno la possibilità di un ripescaggio, Massimo Nuti è già al lavoro. C’è una stagione 2024-2025 da programmare e ci sono tante giovani da visionare per rafforzare il vivaio. Un bilancio, però, è doveroso e queste sono le sue parole, a freddo, su gara due e sul percorso fatto dalla sua squadra.
Una grande prestazione anche a Torre Annunziata, anche se con qualche protagonista sotto tono per la tensione, e poi il solito tie break beffardo a punirvi.
“Sul 14-15 abbiamo avuto la palla per chiudere, e quindi conquistare il diritto al golden set, ma abbiamo giocato una palla poco aggressiva ed alla fine sono particolari che paghi caro. Abbiamo giocato su un campo difficile, con una coppia arbitrale che nel finale di secondo set ha comminato un rosso a Fanelli inesistente e che ha indirizzato il parziale. Dobbiamo essere felici e orgogliosi del nostro percorso perché questo tipo di gare le perde chi le gioca e non è da tutti arrivarci. Nessuno si attendeva di arrivare ad un passo dalla promozione. Abbiamo un’età media di 21/22 anni contro i 30 anni dell’Oplonti ed anche questo ha inciso. Non penso che le campane ci siano complessivamente superiori e, dovessimo rigiocare cento volte, punterei su di noi, ma il volley e lo sport vanno presi così, nel bene e nel male”.
Certo che nel doppio confronto gli episodi non vi hanno certo arriso.
“All’andata, avanti due set a zero, l’infortunio di Saletti, al ritorno il rosso a Fanelli che ha inciso sul secondo parziale ed innervosito la squadra. C’è rammarico e delusione per la sconfitta però anche tanta soddisfazione per quanto abbiamo fatto”.
La soddisfazione di aver visto una squadra che, aldilà della sconfitta, per gran parte dei suoi effettivi, si è dimostrata pronta per il salto in categoria superiore.
“Con un innesto, massimo due, potremmo già puntare ad un torneo da metà classifica in B1. Le ragazze sono quasi tutte nostre, giovani e quindi possiamo avere davanti un ciclo lungo e ricco di soddisfazioni”.
Nella doppia sfida tifo e sostegno spettacolari da ambo le parti. Un tifo sano e corretto che ha arricchito questa finale. Due parole per i vostri sostenitori.
“Non ci attendevamo di trovarli anche in trasferta. Dobbiamo solo ringraziarli perché era da anni che non vedevamo il palazzetto di San Paolo sold out ed un tifo in trasferta così caloroso, nonostante la distanza tra Prato e Torre Annunziata”.
Questo dimostra che c’è fame di pallavolo in città. Ora tocca anche a voi rispondere a questa domanda di tifosi ed appassionati.
“Sono convinto che se continuiamo a lavorare sulla strada intrapresa abbiamo ampi margini di miglioramento e potremmo arrivare presto anche in una categoria più importante”.
(fonte: comunicato stampa)