Foto: CEV

Barbolini, Motta e Selinger “litigano” sulle cinque top player non europee di Champions League

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Di Redazione

Tre allenatori importanti, l’italiano Massimo Barbolini, il brasiliano Marco Aurelio Motta e l’olandese Avital Selinger, d’accordo con una iniziativa della CEV si sono riuniti per decidere quali siano state le cinque giocatrici non europee più forti che hanno partecipato alla Champions League.

I tre tecnici ne hanno discusso a lungo – tutto è stato documentato in un video che trovate all’interno di questa storia- e alla fine sono riusciti a mettersi d’accordo sul loro top team.

L’alzatrice è la brasilana Hélia de Souza, alias Fofão: “È stata davvero eccezionale in un modo in cui ha reso tutto facile – spiega Barbolini – inoltre, era una vera leader, avrebbe sempre dato la priorità alle prestazioni della squadra, piuttosto che concentrarsi su se stessa”.

La prima delle altre tre superstar che hanno messo tutti d’accordo è la coreana Kim Yeon-Koung che nel 2012 ha aiutato il Fenerbahce a vincere il suo unico titolo in Champions League fino a questa data: “Non credo che ci siano così tanti giocatori che possono cambiare il corso di una partita e determinarne il destino come fa lei” ha detto Barbolini di Kim.

La cinese Zhu Ting è un’altra “scelta facile”. Zhu si è trasferita in Europa dopo essersi assicurata l’oro olimpico a Rio 2016 e ha aiutato VakifBank a rivendicare titoli di Champions League nel 2017 e nel 2018. “Sicuramente è una grande giocatrice, una delle prime tre al mondo al momento – ha commentato Motta – ma dopo che è venuta in Europa abbiamo visto che sta ancora migliorando, specialmente in ricezione, quindi ha il potenziale per essere il no. 1 al mondo per molti altri anni a venire”.

Parlando di giocatori carismatici, che hanno avuto una carriera di successo, Jordan Larson è stata un’altra scelta relativamente facile: “Larson è una giocatrice completa in difesa e in attacco ed è stata in grado di vincere la Champions League con due squadre diverse (Dinamo Kazan ed Eczacibasi), conquistando il titolo MVP nel 2015 – ha dichiarato Motta – è una vera leader e il fatto che abbia avuto lo stesso successo con squadre diverse parla da sé e per la sua classe”.

Sul quinto nome i tre allenatori hanno dovuto discutere un po’ di più. La scelta è caduta su un mito come Mirka Francia (nella foto con la storica maglia della Sirio Perugia), giocatrice cubana ben nota in Italia per la sua lunghissima attività nel nostro paese: “Mirka sa fare qualsiasi cosa – dice Barbolini – ha vinto la Champions League giocando una volta come schiacciatrice e poi come opposto, è un’adattabilità non comune che rende Mirka un elemento prezioso di quella scuola di pallavolo cubana che era così dominante negli anni ’90 e anche per una sezione del decennio successivo”.

(Fonte: CEV)

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