Bartoccini Gioiellerie Perugia, Bovari analizza lo stop casalingo nel derby contro Orvieto

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Di Redazione

“Non sono situazioni che ci appartengono” ha commentato a fine gara Fabio Bovari, coach della Bartoccini Gioiellerie Perugia, al termine della gara persa al tie break contro la Zambelli Orvieto. Ed è per questo che tutto lo staff tecnico analizzerà a fondo i filmati della partita e parlerà con le ragazze per capire cosa non abbia funzionato, in particolare in due momenti fondamentali: raggiunto il 24 pari nel terzo set, la Bartoccini non è stata in grado di chiudere set e partita non riuscendo a difendere gli attacchi delle orvietane; e poi il tie break: in vantaggio 14-12 due errori consecutivi hanno regalato il pareggio alla formazione ospite e nonostante altri quattro match ball disponibili non c’è stato verso di portare a casa il risultato.

“Dobbiamo lavorare ancora molto sulla tenuta mentale – afferma Bovari – e faticare ancora molto per arrivare a fare una Pool Promozione adeguata. C’è anche da mettere in conto una stanchezza fisica che comincia a farsi sentire e le avversarie avevano probabilmente qualche briciolo di energia in più in corpo. Ma ripeto, noi le palle per chiudere set e partita le abbiamo avute e le abbiamo sprecate. Comunque non ci dobbiamo fasciare la testa: ci sta una piccola battuta di arresto dopo l’ottimo inizio della Pool; la cosa che dispiace è che questo stop lo abbiamo subito in casa. Se noi non facciamo del PalaBarton un fortino, le cose si complicano perché devi andare a prendere punti fuori. Eravamo stati bravi a ottenere risultato a Mondovì e oggi ci siamo lasciati sfuggire una grossa occasione: quando stai sul 2-0 devi avere la freddezza di chiudere la partita senza consentire alle avversarie di rientrare”. 

Sconfitta che brucia, ovviamente, ma che non inficia l’ottimo lavoro svolto fin qui: la Bartoccini è sempre prima in classifica (29), anche se il vantaggio si è leggermente assottigliato, con Trento che si porta a 4 punti di distacco (25) e Soverato a 5 (24). L’anticipo di sabato sera (ore 20.30) al PalaBarton vedrà scendere in campo l’Itas Città Fiera, che inizia il girone di ritorno con cinque sconfitte (una al tie break) sul groppone, ed è ultima in classifica con soli 8 punti. Pensare a una squadra rassegnata sarebbe un grave errore: non avendo nulla da perdere, le udinesi giocheranno sicuramente con la testa sgombra da condizionamenti. Occorre, quindi, tenere sempre la massima concentrazione durante la gara. Non una partita da sottovalutare, ma una finale da vincere. 

(Fonte: comunicato stampa)

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Messina, il presidente Costantino: “Qualcosa è andato storto, ma il progetto tecnico continua”

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Non riesce l’impresa ad Akademia Sant’Anna. In serie A1 ci va la CBF Balducci HR Macerata. Le SuperGirls, dopo la sconfitta maturata la domenica di Pasqua a Macerata in gara 1, cedono alle arancio-nere anche nel confronto che avrebbe potuto riaprire la serie di Finali, di fronte ad un gremito PalaRescifina (oltre 2000 presenze). 

Nelle Semifinali Play-Off dello scorso anno era stata Talmassons a fermare Messina. Questa volta è toccato alle marchigiane interrompere la corsa verso la massima serie del club del presidente Fabrizio Costantino. Sul taraflex dell’impianto messinese, le siciliane – a differenza di quanto accaduto nelle Marche dove, tralasciando l’equilibrato primo parziale, non erano riuscite poi a contrastare efficacemente le avversarie nel resto match –  lottano alla pari contro delle avversarie apparse più quadrate e ciniche.

Fabrizio Costantino: “Ci saremmo voluti augurare un altro finale per il lavoro svolto negli ultimi mesi. Volevamo farlo anche per i nostri sponsor e per questa bellissima cornice di pubblico. Siamo arrivati a far crescere il movimento pallavolistico cittadino. Oggi sugli spalti c’erano 2500 persone. Questa società sta crescendo e dobbiamo guardare in modo positivo".

"Il progetto tecnico continua; il primo anno il coach Bonafede ha cambiato una squadra in quindici giorni. Il secondo anno siamo arrivati in Semifinale. Quest’anno puntavamo a vincere il campionato e siamo arrivati in Finale promozione. Con questo tecnico abbiamo ottenuto risultati importanti e non possiamo metterlo in discussione. Ora, cercheremo di fare meglio“.

Titoli in vendita per la A1 non ce ne sono – prosegue il presidente Costantino al termine del match– e quindi il discorso è chiuso. Si ripartirà da questa sera e dalla voglia della società di continuare il percorso perché, quando arrivano le delusioni, non ce ne andiamo a casa scontenti e piangendo; si riparte più determinati di prima. I nostri sponsor possono essere orgogliosi della visibilità ottenuta. Abbiamo sempre detto che volevamo competere per l’A1 e ci siamo arrivati. Ciò che abbiamo costruito è qualcosa di importante e da domani analizzeremo i vari aspetti".

"Sappiamo che qualcosa è andato storto. Abbiamo indovinato le giocatrici ma non forse le persone. Ripartiamo pronti a portare a Messina persone determinate e vogliose a raggiungere il successo come noi. Bisogna trovare le giuste persone che sposino il tuo progetto societario. In sei anni siamo arrivati ad avere questo pubblico importante perché la gente, anno dopo anno, si affeziona a questo spettacolo e ci torna. Siamo qui a lottare tutti i giorni non solo per noi ma per tutti”.

Coach Fabio Bonafede: “Facciamo grandi complimenti a Macerata. Tra la partita di andata e quella di ritorno hanno meritato loro la promozione. Peccato perché noi stasera, sotto molti aspetti, abbiamo fatto una bella partita, mettendoci ardore. Nel secondo set, la nostra ricezione è calata e abbiamo iniziato a fare qualche errore di troppo. Loro invece non hanno sbagliato. Nel terzo set, è stata bagarre e non ho nulla da dire. La squadra non ha mollato fino alla fine. Macerata ha tenuto percentuali di break molto più alte e non riuscivamo a fermarla".

"C’è tanto rammarico; sono venuto in Sicilia per dare una mano ad una società siciliana. Due anni fa ho accettato di salvarla da una situazione impossibile e volevo portare una squadra siciliana in A1 per regalare qualcosa alla terra dove sono nato. Se fossimo in qualunque altra parte d’Italia, non mi farebbe così male. I passi avanti ci sono stati. Stasera mi sono emozionato per la presenza del pubblico. Avrei voluto completare questa annata nel migliore dei modi“. 

Aurora Rossetto: “Grazie a Messina e a questa società che mi ha dato la possibilità, per due anni consecutivi, di fare un campionato ad alto livello. Volevamo finisse in un altro modo dopo, nel mio caso, due anni di lavoro impegno e dedizione. È andata così e non so bene cosa dire. E’ un momento abbastanza forte per me; sono senza parole. Rispetto a gara 1 questa partita l’abbiamo giocata molto di più, ci sono stati dei momenti che hanno svoltato il set, potevamo fare qualche errore di meno; pochi i palloni che hanno determinato l’esito finale. Macerata è stata molto presente anche in difesa e questo ha fatto la differenza”.

(fonte: Akademia Sant’Anna Messina)