Bartoccini Perugia: ripresa infrasettimanale, al Palabarton arriva Chieri

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Di Redazione

Le vacanze sono ormai un ricordo, è arrivato il momento di rituffarsi nel campionato per la Bartoccini Fortinfissi Perugia. Le ragazze di Fabio Bovari iniziano il 2020 e il girone di ritorno con la partita casalinga contro la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, formazione che occupa l’ottava posizione in classifica.

Il compito è quello di riscattare la sconfitta di Cuneo che ha chiuso la prima parte della stagione e di riprendere a fare punti per risalire in graduatoria, l’imperativo è quello di migliorare la situazione di classifica per centrare l’obiettivo salvezza prefissato ad inizio stagione, in questa ottica la dirigenza si è data da fare nei giorni scorsi e si è assicurata le prestazioni della schiacciatrice Aleksandra Crncevic. La serba, classe 1987, porta in dote entusiasmo ed esperienza internazionale maturata sui parquet di Serbia, Montenegro, Grecia, Romania, Francia, Giappone, Azerbaigian, Turchia, Russia e Cina.

Chieri è avversario solido, ma discontinuo e nella gara di esordio aveva dimostrato tutto il suo cinismo imponendosi 3-1 contro le “Magliette Nere”: coach Giulio Cesare Bregoli, che ricopre anche il ruolo di vice allenatore della nazionale italiana femminile, può contare su giocatrici affidabili come l’opposto Kaja Grobelna, nona nella classifica marcatori, la palleggiatrice Jordyn Poultier, altre temibili bocche da fuco le schiacciatrici Perinelli e Guerra

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.