Di Redazione
Tornato da qualche tempo in Polonia con un viaggio di 15 ore in auto (insieme a Mateusz Bieniek) e a pochi giorni dall’annuncio ufficiale del suo ingaggio da parte dello Zenit Kazan, Bartosz Bednorz si confessa in una lunga intervista a Przeglad Sportowy, parlando anche dei motivi che l’hanno spinto a rifiutare la proposta di rinnovo da parte della Leo Shoes Modena. “Non è un segreto che sarebbe stato difficile pareggiare l’offerta dello Zenit – dice lo schiacciatore – ma nel mio caso le cifre non sono state decisive per la scelta. Volevo provare qualcosa di nuovo in un grande club“.
“Non ci ho pensato a lungo – continua l’ex gialloblu – perché sono una persona ambiziosa, e voglio lottare solo per gli obiettivi più alti. Sono arrivato fin qui con il duro lavoro, ma non voglio dormire sugli allori e continuerò a lavorare sodo, perché sto affrontando una sfida incredibile: un club per il quale la sconfitta non è un’opzione“. Il suo futuro allenatore Vladimir Alekno non ha nascosto di rimpiangere i tempi di Wilfredo Leon: una bella responsabilità per Bednorz… “I confronti sono inevitabili, ma lasciamoli ai media. Leon ha portato l’asticella dello Zenit molto in alto, per me è un grande onore giocare in una squadra così e voglio vincere dei trofei, l’unica cosa che conta“.
La convivenza con Earvin Ngapeth, per Bednorz, non sarà un problema ma un’opportunità: “Lui è un mago. È tecnicamente incredibile, e sono felice di poter giocare con lui: sarà una combinazione di tecnica e forza. Siamo due giocatori diversi: io sono più offensivo, lui più difensivo. Potrò imparare qualcosa da lui, arricchire al mio gioco“. E il giocatore polacco rivela che tra gli ‘sponsor’ del trasferimento allo Zenit c’è stato anche Matt Anderson: “Mi ha dato alcuni consigli, mi ha spiegato che le condizioni di vita in Russia sono molto migliori di quanto si pensi“.
(fonte: Przeglad Sportowy)