Enrico Guarienti Zappoli
Foto di Belluno Volley

Belluno chiude il mercato con il colpaccio Enrico Zappoli: “Vorrei essere soprattutto un mentore”

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Da un capo all’altro dell’Italia: dopo tre stagioni in Sicilia, Enrico Guarienti Zappoli saluta il mare del Sud per abbracciare le montagne dolomitiche. E il Belluno Volley. Il ventinovenne schiacciatore di origini brasiliane, infatti, è il botto con cui si chiude il mercato in entrata della società presieduta da Sandro Da Rold.

Collegato da Livorno, Zappoli si è presentato in videoconferenza: “La proposta arrivata da Belluno si è rivelata molto interessante, non ci ho messo troppo ad accettarla. Leader? No, con la mia esperienza vorrei essere soprattutto un mentore e aiutare i più giovani”. Fuori dalla palestra, alterna la passione per il calcio, e il tifo per il Gremio, allo studio: “Amo la cultura e in particolare la Storia”.

Enrico è in Italia dal 2014. E ricalca le orme del padre Joao Alberto, che ha giocato a Jesi, dal 1988 al 1992: “La spinta è arrivata proprio da lui e da mia madre. Ormai sono qui da dieci anni e non ho dubbi: è stata la scelta giusta”.

Banda di spessore, ha appena archiviato un’annata in SuperLega a Catania: “Ritengo di essere un atleta “lineare” e di equilibrio. Sono piuttosto silenzioso, ma quando le cose prendono forma, e nei momenti del bisogno, mi trasformo”. L’asticella non può non essere piantata in alto: “Per ottenere un risultato migliore rispetto alla scorsa stagione, ci dobbiamo impegnare parecchio. A Catania, ho già vissuto una stagione di A3, con una regular season da primi posti e i playoff: il gusto che ho provato nel momento in cui è caduto l’ultimo e decisivo e pallone, lo voglio riassaporare a Belluno. Lavoreremo per questo. E per poter dire, al traguardo, “ce l’abbiamo fatta””.

Il ventinovenne di Porto Alegre ha condiviso parquet e spogliatoio con diversi fuoriclasse (“il più forte? Il palleggiate francese, Toniutti”) e incrociato numerosi campioni (“Michieletto è tostissimo”), ma il ritorno in terza serie non lo considera un passo indietro: “Al contrario. Quando arriva la chiamata di un club che punta in alto, è sempre gratificante”.

È particolarmente soddisfatto il presidente Sandro Da Rold: “Le qualità di Zappoli sono indiscutibili, è un giocatore di rendimento. E, anche in questo caso, il merito va dato al ds Alessandro Carniel, di cui apprezziamo sempre di più senso pratico e velocità”.

Proprio il direttore sportivo accoglie lo schiacciatore arrivato dal Sud America: “Ci serviva in posto 4 una figura importante, una punta di diamante capace di fare la differenza ad alto livello. Enrico è completo e affidabile: uno che, sul 24 pari, non ha paura.”

(fonte: comunicato stampa)

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