Foto di Consoli McDonald’s Brescia

Brescia dà il benvenuto allo schiacciatore olandese Niels Klapwijk

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La Consoli McDonald’s Centrale inizia a scoprire le sue carte e lo fa calando un asso in attacco: l’olandese Klapwijk approda in maglia biancazzurra.

Dopo il tempo dei saluti, in certi casi anche difficili, è il momento di iniziare a scoprire il nuovo assetto del 6+1 bresciano, che si rinnova in vista della decima presenza consecutiva in serie A. Coach Zambonardi sta organizzando una squadra competitiva, ma sempre orientata all’equilibrio interno del gruppo. Il mix di giovani ed esperti sarà dunque ancora uno degli ingredienti del roster bresciano e, dopo la conferma di Andrea Franzoni nel ruolo di libero, arriva il primo colpo grosso in prima linea.

Dalla Liga polacca, ecco l’esplosivo opposto mancino Niels Klapwijk: classe 1985, approdato in Italia per la prima volta nel 2011 e con quattro stagioni sulle spalle tra Vibo e Ravenna (dove, nel 2021, incrocia Nicola Candeli), ha speso il resto del decennio giocando – e raccogliendo quattro scudetti, due coppe e  due supercoppe – nella sua Olanda, in Turchia, Belgio, Grecia, Romania e Polonia, dove la scorsa stagione ha difeso i colori del Projekt Warszawa (terminando quinto), lottando alla pari nella fase finale del campionato con lo Zaksa, fresco vincitore della finale di Champions League a Torino.

Due metri di potenza si combinano bene con i suoi 37 anni, che garantiscono grande esperienza e tecnica: il mix preferito dal tecnico Roberto Zambonardi. “Niels è un giocatore molto forte ed è soprattutto un professionista quadrato e dedito al lavoro, a detta di chi ha giocato con e contro di lui nell’ultima sua stagione in Superlega a Ravenna (2021/2022). È un colpo importante per noi – e non è l’unico -. Sono sicuro ci darà grande solidità in squadra”.

L’opposto, raggiunto al telefono, ha le idee chiare: “Il campionato polacco da cui arrivo è molto competitivo e non ho di certo intenzione di abbassare il tasso agonistico venendo a Brescia. Il mio ruolo è quello di mettere a terra le palle che scottano e non ho paura di quella responsabilità. Mi prendo il merito di chiudere i punti decisivi, ma so anche gestire la colpa, se li sbaglio. Forse è proprio la forza di quell’emozione che cerco e che il mio ruolo, da cui passa tanta parte dell’attacco, mi permette ancor di trovare nel volley. Gioco per portare la mia squadra nella parte alta della classifica: è una sfida che raccolgo volentieri, perché so che il tasso agonistico della A2 è molto alto ora in Italia e conto di divertirmi, assieme ad un gruppo di atleti di valore”.

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