Di Eugenio Peralta
Un bilancio di fine anno così vorremmo poterlo fare tutti. Nessun presidente della Federazione Italiana Pallavolo si è mai trovato prima a commentare un palmares di 13 medaglie (11 delle quali d’oro) in dodici mesi, senza contare le vittorie dei club e quelle ottenute nelle discipline “parallele”. Risultati sottolineati con legittimo orgoglio da Giuseppe Manfredi, che però, nell’ormai tradizionale conferenza stampa di fine 2022, si è voluto concentrare – dopo aver diffusamente parlato del futuro delle nazionali – anche su altri obiettivi raggiunti.
Il focus della Federazione, infatti, resta sui tesseramenti, protagonisti di quello che Manfredi definisce “un recupero strepitoso dopo due anni di Covid“. Gli atleti tesserati, a oggi, sono 286mila, quasi 38mila in più rispetto alla stessa data del 2021, e l’incremento maggiore (+6700) è nella fascia sotto i 16 anni. “Ci manca ancora qualche numero rispetto al 2018 (circa 5.500 tesserati in meno, n.d.r.), ma se continua questo trend al 30 giugno dovremmo aver recuperato tutto” assicura il presidente. E anche le affiliazioni delle società salgono, arrivando quasi a toccare le 3900. Il vero problema è un altro: “Ci sono tantissimi ragazzi che vorrebbero giocare a pallavolo e non possono farlo, perché non abbiamo gli impianti necessari. Il nostro futuro dipende prima di tutto dall’impiantistica“.
Tutto questo, dice Manfredi, grazie anche alle nazionali, che “hanno contribuito a tenere vivo il movimento e avere un ritorno di immagine“. E infatti per le squadre azzurre il bilancio approvato nei giorni scorsi prevede investimenti da record: 2 milioni e 600mila euro per le nazionali seniores, 6 milioni e 354mila per le giovanili, più Beach Volley e Sitting Volley, per un totale di 11 milioni di euro (che corrispondono al 20% del bilancio). Cifre che servono anche a stipendiare 138 componenti degli staff, di cui 96 sono tecnici e preparatori.
Lo sforzo economico non si ferma certo qui, dato che l’anno prossimo la Fipav ospiterà entrambi i Campionati Europei seniores – maschile e femminile – coinvolgendo 9 città; sempre in Italia, novità annunciata oggi, si svolgeranno anche i due Europei di Sitting Volley, dal 5 al 15 ottobre. “Chi aveva pensato che con il nostro arrivo non si sarebbero più organizzati eventi si deve ricredere” ironizza il presidente.
Tra i successi rivendicati dalla Federazione ci sono anche quelli dei progetti scolastici, con 3300 scuole elementari e 600 medie e superiori coinvolte nell’iniziativa Scuola Attiva, il 50% del totale degli altri sport. E poi l’attività giovanile: 17mila piccoli atleti in campo per il Volley S3, 2350 alle Finali Nazionali, oltre 500 al Trofeo delle Regioni.
Anche le attività di comunicazione, trainate ovviamente dai successi azzurri, fanno registrare una crescita: la pallavolo in tv (Rai e Sky su tutte) ha raggiunto 30 milioni di spettatori nell’ultimo anno, mentre su YouTube sono state trasmesse 291 ore di gioco con più di un milione di visualizzazioni. E per i social network si parla del +10% nel numero di post, +13% nelle reaction e +7% di utenti raggiunti dai profili della Fipav, che è la seconda Federazione italiana per numero di follower.
Presentati poi i progetti già attivi in chiave futura, come l’Accademia del Volley per formare nuove figure dirigenziali e le collaborazioni con Federazioni estere: non solo quelle già annunciate con Israele e Turchia, in “lista d’attesa” ci sono anche Albania, Irlanda, Ungheria e Spagna. “Siamo la prima Federazione europea e sentiamo il dovere e la responsabilità di aiutare le altre a crescere” spiega Manfredi, specificando che la partnership con la Federazione turca è stata richiesta dalla TVF per migliorare la formazione di arbitri, allenatori e dirigenti e sviluppare l’attività giovanile con il Volley S3, soprattutto nel settore femminile.
Proseguiranno anche nel 2023 le iniziative sociali lanciate dalla Fipav, come il fondo maternità per le atlete (ne hanno usufruito 9 giocatrici da gennaio a oggi) e la maglia arcobaleno a favore dell’inclusività, che sarà indossata da azzurri e azzurre anche il prossimo anno. Quest’ultima iniziativa è stata fortemente voluta da DHL, il principale esponente di una compagine di sponsor in forte incremento (+69% nel 2022).
Un discorso a parte per il Beach Volley, disciplina per la quale il vicepresidente delegato Adriano Bilato rivendica i successi ottenuti: “Sicuramente non abbiamo i risultati dell’indoor, però dobbiamo ricordarci che le nostre due coppie di punta si sono divise alle ultime Olimpiadi“. Così si festeggiano i progressi dei nuovi sodalizi: Nicolai-Cottafava da 33esimi a sesti nel ranking mondiale, Menegatti-Gottardi risalite fino al numero 24, Scampoli-Bianchin dalla posizione 150 alla 36 (prima dell’infortunio della seconda). Continuerà anche l’avventura azzurra di Calì-Tega, mentre per Gianluca Dal Corso si parla di una nuova coppia dopo la brusca interruzione del percorso con Windisch. Infine, Bilato conferma che alle altre coppie italiane di vertice (Lupo-Rossi, Carambula-Ranghieri e le sorelle Orsi Toth) saranno destinati incentivi economici per la preparazione olimpica.
Su tutto incombe però l’imminente entrata in vigore riforma dello sport e, soprattutto, l’abolizione del vincolo sportivo. Manfredi assicura che la Fipav non si farà trovare impreparata: “Stiamo già lavorando intensamente per fare sì che si passi da un regime all’altro senza scossoni. Siamo un po’ preoccupati per atleti e tecnici che non riusciranno a trovare squadra, ma non per la sopravvivenza delle nostre società. Se non ci sarà più chi investirà nella formazione dei giocatori, saremo noi a dovercene occupare: introdurremo degli incentivi, premieremo chi fa attività di qualificazione. È una grande sfida, ma ne abbiamo affrontate tante…“.