Bonciani ha le chiavi di Casalmaggiore: “Sostituire Lloyd non è facile, ma sono carica”

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Di Redazione

Per Francesca Bonciani, quello di domani alle ore 17.00, è un esordio stagionale particolarmente sentito. La palleggiatrice, infatti, è chiamata a sostituire Carli Lloyd che tornerà negli USA per portare a termine la gravidanza. L’intervista di Bonciani per La Provincia – Quotidiano di Cremona.

«Io sono molto carica – attacca l’alzatrice toscana – e ho voglia di scendere in campo per mettermi alla prova e vedere dove possiamo arrivare».

Come ha vissuto l’annuncio della gravidanza della sua collega di reparto?

«È stato un momento davvero incredibile. Carli era già commossa e la notizia ha commosso ognuna di noi. È il momento più bello per la vita di una donna e abbiamo davvero condiviso questa gioia con lei. Poi c’è l’aspetto tecnico ed è chiaro che essere chiamati a sostituire un alzatore come Lloyd non è semplice, ma sono positiva e conto di poter dare il mio contributo alla causa».

Coach Parisi le ha già detto cosa si aspetta da lei?

«Il dialogo con il coach è costante, ed è anche normale che lo sia dato il ruolo che ricopro. Condividiamo sempre
l’idea di gioco da mettere in campo ed in alcune situazioni è il coach stesso a dirmi come vuole sia interpretata l’azione
specifica o lo schema per vedere le opzioni offensive. C’è stima e collaborazione reciproca. fondamentali in un momento come questo».

Il calendario non vi ha aiutato, domani affronterete la favorita per la vittoria finale. Cosa dovrà fare Casalmaggiore per ritenersi soddisfatta?

«Conegliano, è innegabile, ha una qualità ed un rodaggio nei meccanismi di gioco imparagonabili con altre formazioni allo stato attuale. Sono una squadra fortissima, che si conosce a memoria e per questo sarà ancora più complesso per noi provare a far risultato. Credo che i nostri obiettivi debbano essere quelli di concedere il meno possibile, quindi limitare gli errori, e, dall’altro lato, provare a mettere in campo la nostra pallavolo. Riuscire a mantenere la nostra identità anche su un campo difficile come quello dell’Imoco sarebbe un ottimo primo passo. Chiaro, poi l’obiettivo è sempre quello di vincere, altrimenti inutile scendere in campo».

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