La tragica scomparsa di Julia Ituma ha sconvolto tutti. Tutti noi. Per la sua giovane età, per come è avvenuta, per le domande che ora tutti si pongono, ci poniamo. A partire dalle sue compagne di squadra, che forse mai potranno riprendersi del tutto da un evento così traumatico. Emblematico è il post scritto da Caterina Bosetti sui suoi canali social. Lo riportiamo integralmente di seguito. Un altro invito a riflettere, a essere più presenti, empatici, in una società che ci sta imponendo uno stile di vita edonistico, completamente slegato dalla realtà, dalla sensibilità, dalla condivisione, dal prendersi più cura l’uno dell’altro. Dal semplice contatto umano.
Tante domande poche risposte, solo un grande vuoto.
Tanti ‘perché’ , tanti abbracci, tante lacrime, tanti sguardi persi nel vuoto e tanti silenzi.
Quando viviamo in squadra questa diventa come una seconda famiglia, ci trascorri insieme tanto tempo e condividi emozioni fortissime dentro e fuori dal campo; ora mi fermo e mi chiedo quanto davvero tutta la nostra vita frenetica fatta di sudore, allenamenti, viaggi e partite ci da modo di conoscere davvero la persona che è al nostro fianco.
Rifletto e piango, penso e piango ancora.
Poi penso ancora quanto nella vita bisogna essere più empatici, più gentili, più buoni con le persone che incontriamo durante il nostro cammino perché non sappiamo o perché non riusciamo a capire, nonostante il tempo insieme, le battaglie interiori che stanno combattendo.
Mi dispiace Titu, mi dispiace non averti capito, vorrei tanto tornare indietro nel tempo, poterti aiutare, anche solo con uno sguardo, una parola o un abbraccio.
Spero che lassù tu possa trovare la pace che non hai trovato qui.
Riposa in pace.
Cate.