Di Giuliano Bindoni
È un Massimo Botti che non sta letteralmente nella pelle quello che si presenta in zona mista al termine della finale di Coppa Italia stravinta dalla sua Piacenza: “Questa vittoria pesa moltissimo come peso specifico considerando quello che abbiamo passato e le critiche secondo me ingenerose che abbiamo ricevuto. È la degna ricompensa di tanti sacrifici che abbiamo fatto e sono veramente felice”.
“Leal? Sapevano che c’erano buone speranze di recuperarlo. non ci eravamo persi d’animo, ma è chiaro che averlo in campo fa una certa differenza e lo avete visto anche voi”.
Poi, quando qualcuno gli ricorda che anche il campionato e la Coppa Italia di A2 vinte da Piacenza portavano la sua firma, Botti ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Eh, vuol dire che forse un po’ di meriti ce li ho anche io, cosa dite? Anche la partita di oggi è stata una partita condotta con autorità, col piglio giusto, sopportando qualche errorino, che ci appartiene e forse non lo risolveremo mai, ma chi se ne frega. L’Importante è giocare con questo spirito e questa energia”.
Se dopo la semifinale aveva dichiarato che Piacenza non aveva alcun segnale da dare al campionato, noi gli chiediamo se ora la pensa ancora così: “Abbiamo vinto la coppa, questo è il segnale che diamo al campionato. Poi il fatto di vincere o perdere per 3-0 mi interessa poco, ci interessava piuttosto trovare la continuità e credo che l’abbiamo trovata”.