Di Redazione
Mattia Bottolo è, a pieno titolo, una delle rivelazioni di questa stagione incominciata con l’oro europeo della Nazionale. Giovane, determinante ma ancora con un ampio margine di crescita, lo schiacciatore ventunenne è stato, ad esempio, protagonista dello scacco della sua Kioene Padova ai danni della capolista Trento: 24 punti.
“Se penso che nel 2019 Padova valutava se cedermi in prestito in A2 oppure se aggregarmi alla prima squadra mi viene da ridere. Tre anni dopo sono approdato in Nazionale” ricorda divertito Bottolo in un’intervista di Davide Romani per La Gazzetta dello Sport.
Padova, alla fine, lo tenne nella rosa della prima squadra ma il giovane originario di Bassano non potè sperimentare l’adrenalina del massimo campionato, a causa della mononucleosi contratta alla vigilia della prima giornata: “Una volta rientrato ho esordito a Vibo Valentia prima dello stop del campionato a causa del Covid”.
Approdato a Padova nel 2016, Mattia Bottolo è a tutti gli effetti un frutto della società veneta: “Questo club, questa città sono un’isola felice. È una realtà dove si lavora con la giusta pressione, senza esagerazione. La società è brava a creare intorno a noi una struttura molto organizzata. Per noi giocatori è quindi più facile entrare nella nostra comfort zone e trovare il nostro miglior livello di gioco. Infine abbiamo la fortuna di vivere in una città splendida, accogliente” racconta.
Guardando al campionato, questa sera la sua Kioene Padova è attesa dai lombardi di Monza pe l’8° giornata di andata: “Non guardiamo il calendario e la classifica. La nostra forza fino è che contro le big riusciamo a giocare senza timore mentre con le squadre del nostro livello sentiamo di più la pressione. Infatti contro Taranto non siamo riusciti a entrare in partita. Contro Monza sarà un bel test” chiosa Bottolo.