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Brankica Mihajlovic rinata allo Zeren (da opposta): “Sono una che non si arrende mai”

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Nella cultura popolare, sarà capitato a molti di sentire parlare di “seconda giovinezza”, in qualunque forma essa si possa manifestare. È complesso, visti i ritmi a cui le pallavoliste sono abituate, che ciò accada nel volley, o perlomeno è difficile che questa fantomatica nuova versione di una giocatrice arrivi dopo un periodo in cui il suo rendimento è stato condizionato da fattori fisici, mentali, tecnici.

Nel panorama pallavolistico attuale, è decisamente più comune osservare figure in grado di mantenere una determinata continuità piuttosto che elementi in grado di ripartire da zero fino a toccare il cielo, quando sembrano aver intrapreso ormai da qualche tempo il viale del tramonto. Per fortuna, però, Cicerone ci ha spiegato come ogni regola abbia un’eccezione che va a confermarla.

Prendiamo, ad esempio, Brankica Mihajlovic e la sua stagione in Turchia. Ecco, l’opposta classe 1991 dello Zeren rappresenta un’eccezione significativa alla scarsità di candidate per la sfida di “sfruttare al massimo una seconda vita pallavolistica”. Perciò, l’abbiamo contattata per capire meglio cosa si cela dietro ai suoi numeri da urlo.

Partiamo dal presente. Come descriveresti la tua esperienza allo Zeren finora? Com’è fare parte di un club così ambizioso?

Come hai detto tu, lo Zeren è un club ambizioso con grandi obiettivi, e per me è un privilegio farne parte. Abbiamo avuto una buona prima parte di stagione, ma ovviamente c’è ancora molto spazio per crescere e stiamo lavorando per migliorare ogni giorno“.

Foto Zeren Spor Kulübü

Come riassumeresti la stagione dello Zeren finora?

Posso dire che siamo migliorate notevolmente rispetto alla nostra prima partita ufficiale. Nel complesso, penso che abbiamo avuto una buona prima parte di stagione. Attualmente siamo al settimo posto, ma speriamo di fare ancora meglio“.

Quali sono i vostri obiettivi e le vostre aspettative per la seconda parte della stagione?

Non sono una persona che guarda troppo avanti. Cerco semplicemente di godermi ogni giorno, ogni partita e ogni allenamento. Dopo la pausa di fine anno, abbiamo iniziato la seconda parte della stagione e posso dire che stiamo lavorando duramente. Stiamo creando una buona atmosfera e ci sentiamo bene. Questa è probabilmente la cosa più importante“.

Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero ad Ankara?

Cerco semplicemente di godermi le piccole cose della vita, come stare all’aria aperta e vivere momenti spensierati con le persone a me care. Naturalmente, cerco sempre di ritagliare del tempo per un po’ di recupero“.

Sembra che allo Zeren abbia raggiunto di nuovo livelli altissimi di rendimento. Come valuti le tue performance quest’anno?

Non è semplice parlare di se stessi. Posso però dire che sono una grande lavoratrice e non mi arrendo mai. Poi sappiamo che la pallavolo è uno sport di squadra e che solo insieme possiamo raggiungere risultati straordinari“.

Quest’anno vieni schierata da opposta, anche se nel corso della tua carriera hai giocato da banda. Quale ruolo preferisci?

Sì, è vero. È qualcosa di nuovo per me, dato che per tutta la mia carriera ho sempre giocato da banda. All’inizio, ho incontrato alcune difficoltà ad attaccare dal lato destro, ma ora va molto meglio e mi sento più a mio agio“.

Zoran Terzic è tornato alla guida della Serbia. Pensi che possa aiutare la vostra nazionale a tornare in cima al mondo?

Terzic ha fatto grandi cose con la nazionale serba, vincendo molti titoli e raggiungendo ottimi risultati. Sono convinta che possieda le competenze e l’esperienza necessarie per fare ancora molto bene. Pertanto, gli auguro il meglio“.

Ti piacerebbe tornare in nazionale? Aspetti una chiamata da Terzic per l’estate 2025?

Attualmente sono concentrata esclusivamente sul campionato turco e sulla mia squadra, con l’obiettivo di dare il massimo. Credo che, una volta conclusa la stagione, avremo l’opportunità di parlare della nazionale“.

In che modo le esperienze in Bosnia, Svizzera, Corea, Francia, Brasile, Giappone, Cina, Italia, Russia e Turchia ti hanno arricchito come persona e come giocatrice?

Per me, viaggiare, scoprire altri paesi e, soprattutto, conoscere nuove culture e persone è qualcosa di molto prezioso. Mi è piaciuta ognuna di queste avventure e ho apprezzato tutto quello che ho visto“.

Ripensando alla tua carriera, cosa ti rende più orgogliosa? Hai qualche rimpianto?

Non sono una persona che guarda molto al passato. Probabilmente ci sono aspetti che avrei potuto gestire in modo diverso, ma ritengo che questo faccia parte del mio carattere e sia il migliore approccio per me. Giocare in nazionale è sempre stato il mio sogno, e ottenere risultati importanti è stato come vedere quel sogno diventare realtà. Inoltre, giocare all’estero e imparare cose nuove è stata una parte fondamentale della mia vita“.

Foto VolleyballWorld

Hai già realizzato tutti i tuoi sogni relativi alla pallavolo? O ne stai inseguendo altri?

Mi diverto in ogni singola partita e allenamento, senza pensare troppo al futuro. Per me, ciò che conta di più in questo momento è essere positiva e in salute, cercando di migliorare ogni giorno“.

Quali sono i tuoi progetti per i prossimi anni e per il futuro dopo la carriera da giocatrice?

Vediamo… Non sono sicura di saper rispondere a questa domanda. Quando sarà il momento ci penserò (sorride, ndr)”.

Di Alessandro Garotta

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