Di Redazione
Continuano le polemiche in Brasile in seguito alla scelta di chiudere anticipatamente la stagione senza assegnare il titolo nazionale, votata dalle squadre di Superliga con una maggioranza molto risicata. All’indomani della decisione, il Funvic Taubaté ha pubblicato un post sui social in cui si proclamava “campione morale” del Brasile, attribuendosi di fatto il secondo scudetto consecutivo dopo quello del 2019. Una comunicazione che ha scatenato la reazione indignata degli altri club.
A stretto giro di posta è arrivata la reazione della CBV, la Confederazione brasiliana, che con un nuovo comunicato ha ribadito: “Non esiste una squadra che possa considerarsi campione della Superliga 2019-2020“. Il direttore esecutivo Radames Lattari ha aggiunto: “Nella riunione a cui hanno partecipato tutti i club si è deciso chiaramente che non ci sarebbe stato un campione. Per questo siamo sorpresi dall’informazione che il Taubaté si consideri ‘campione morale’. Chiariamo ancora una volta che questa stagione si è chiusa senza vincitori“.
In serata, il post incriminato è stato rimosso e sostituito da un altro in cui il Taubaté si limita a ricordare di aver “chiuso al primo posto la Superliga“. In seguito la società ha pubblicato anche un comunicato ufficiale che ha, di fatto, rinfocolato la polemica: “Non abbiamo mai avuto intenzione di sovvertire la decisione democratica delle squadre e della CBV di chiudere la stagione senza un campione. Detto questo, in forza dei risultati ottenuti, ribadiamo il nostro diritto ad autodefinirci “campioni morali” dell’edizione 2019-2020, allo scopo di valorizzare il duro lavoro svolto in questa stagione. Questa scelta non vuole in nessun modo mancare di rispetto o sminuire gli sforzi fatti dai nostri avversari nel corso del campionato“.
(fonte: Lance, Instagram Funvic Taubaté)
