Consoli Sferc Brescia

Brescia nella tana dei Lupi di Santa Croce a caccia di continuità

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È pochissimo il tempo per scacciare la stanchezza dovuta alla maratona contro Cantù e preparare la gara esterna contro i lupi di Santa Croce per Brescia. Domenica alle 18 il campionato riprende la marcia e mette i tucani di fronte a due sfide esterne consecutive, la prima delle quali è un’altra classica della categoria.

Kemas – Consoli si gioca per la quindicesima volta e le vittorie sono ad oggi equi-ripartite, ma Colli e compagni sono da sempre un passaggio delicato per l’ex Tiberti e per i suoi. Brescia è alla ricerca di una maggiore continuità di gioco e Santa Croce può essere lo stimolo giusto, l’avversaria che obbliga i tucani a tenere l’attenzione alta, mettendo in campo tutta la lucidità e la tranquillità necessarie a fare punti.

La classifica concede ai tucani la quinta piazza ora, mentre i toscani sono dietro di una manciata di punti – 17 contro 11 -, ma, dopo il rientro di capitan Colli e l’arrivo della banda estone Allik, sconosciuto al pubblico italiano, la Kemas ha ritrovato lo smalto e macina vittorie: le ultime, nette, contro Castellana e Porto Viro. L’avvio di stagione complicato ha accresciuto la voglia di rivalsa della formazione di casa e la curva Parenti sarà calda più che mai. Brescia è chiamata ad una prova di maturità: le energie saranno più basse rispetto a quelle dei padroni di casa che giovedì hanno giocato solo tre set, ma è l’approccio mentale alla gara che farà la differenza. Tenere sotto pressione l’avversario con il servizio, giocare con lucidità e non farsi innervosire per opporsi ad una Kemas rianimata, sospinta dall’orgoglio delle sue individualità. Oltre a Coscione in regia, giocano infatti tra i lupi anche gli esperti Parodi, Colli e Cargioli. Con loro, il giovane e talentuoso centrale Mati e l’opposto cubano Lawrence che, assieme al libero Gabriellini e al nuovo acquisto di banda Allik completano il roster a disposizione di coach Bulleri.
La diretta TV si può seguire in streaming dalle ore 18 sulla piattaforma Volleyballworld.tv previa registrazione gratuita.

Arbitri del match: Matteo Selmi, Marta Mesiano. Video Check: Francesco Elia Guacci.
Precedenti: 14, 7 vittorie a testa. Ex: Simone Tiberti a S.Croce nel 2004/2005 e Riccardo Gatto, a Brescia nella scorsa stagione.

(fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.