Una vittoria voluta con determinazione da un gruppo capace, quello di Brescia, di non perdere lucidità pur sotto di due set e con sprazzi di nervosismo in campo. Klapwijk rimette ordine partendo dal servizio e il gruppo lo segue compatto in un crescendo che vale una splendida vittoria fuori casa. Prestazione corale da applausi (attaccanti tutti in doppia cifra, con un Abrahan da 19 punti) e carica positiva per la gara al San Filippo di mercoledì contro Cuneo.
Dopo aver subito la battuta di Porto Viro e non aver usato con efficacia la propria, la Consoli, pur sciupando poco nel primo set, entra nel secondo con qualche errore e un po’ di tensione, ma la rabbia del finale si incanala bene nel terzo parziale, dove il servizio inizia a graffiare e il muro a funzionare con efficacia. Klapwijk riapre il match con un filotto dai nove metri e suona la carica, trascinando i suoi, che finalmente giocano sciolti e si prendono due meritatissimi punti. La chiude l’ex di giornata, Alex Erati, con il quarto muro personale.
Starting six
Brescia, in maglia giallo-blu, schiera Tiberti e Klapwijk, Abrahan e Cominetti, Candeli e Erati al centro, con Franzoni libero. Coach Morato sceglie Garnica opposto a Barotto; a banda ci sono Tiozzo e Pedro, mentre al centro Barone e Zamagni; il libero è Morgese
Cronaca
Brescia rincorre e sorpassa 10-11, ma attacco e ace del gigante Barotto permettono ai padroni di casa l’allungo che sarà fatale (17-15). Pedro è scatenato, Cominetti risponde a tono e tiene i suoi in scia con una buona battuta (23-22). Finale sul filo, capitalizzato ancora dalla Delta che con il suo opposto – da 8 punti nel parziale – chiude di misura (25-23).
Brescia funziona con gli attacchi di Abrahan e Klapwijk, ma ad Erati viene negato dall’arbitro il pareggio a 11. La Consoli resta incollata, poi un’imprecisione in ricezione e due block di casa permettono ai nero-fucsia di scappare a +4, costringendo Zambonardi a due time out consecutivi sul turno al servizio di Barone (17-13). Due errori in attacco giallo-blu e uno al servizio non aiutano ad arginare una Delta priva di cali. L’ace di Klapwijk riaccende la speranza sul 21-19, poi un’accompagnata non fischiata porta ad un cartellino e a qualche attimo di tensione. Pedro la chiude sul 25-21.
Abrahan ferma due volte l’opposto di casa (1-4), poi Pedro infila due ace che riportano la parità, fino a quando Klapwijk accelera da fondocampo con un turno micidiale che scava il solco (5-11). Morato prova la carta Sette, che accorcia la distanza (12-15). Candeli e Erati si fanno vivi quando serve (15-22), Barotto non è infallibile e Cominetti mette la battuta che riapre i giochi (18-25).
Anche nel quarto è Brescia a dettare il ritmo al servizio, con Klapwijk ancora determinante (7-13). Bellei rileva Barotto, ma la Delta è più fallosa dalla linea di fondo e il 6+1 ospite gioca in fiducia. Il doppio cambio di Zambonardi è vincente: Sarzi batte bene e Ferri stampa Bellei (12-21). Porto Viro molla e pensa al quinto set (14-25).
Porto Viro riporta in campo Barotto e difende alla morte, ma il muro di Brescia è attento, come il suo attacco. Si gira sul 7-8, con Pedro che è il più lucido dei suoi, e in un amen la Delta sorpassa grazie al block-out del suo opposto (10-9). Testa a testa, con Klapwijk che si prende il 12-13 e Abrahan che trova nastro e ace che valgono il match ball. Erati, l’ex di turno, blocca l’ultimo attacco di casa e regala il secondo punto ad una meritevole Brescia (12-15).
Coach Zambonardi: “Nei primi due set la differenza l’ha fatta il servizio, il loro più efficace del nostro, ma la squadra in campo c’era e stava giocando bene. Quando è entrata la battuta, abbiamo preso in mano il match con una grande prova tecnica e di carattere. Non era facile ribaltare il risultato sotto di due set e invece ho visto la reazione dei singoli e del gruppo, ho visto qualità e tenacia”.
Capitan Tiberti: “Bella vittoria, dal terzo set abbiamo cambiato marcia al servizio, ma è il tie-break che mi è piaciuto di più: eravamo punto a punto, ma lo abbiamo vinto con delle belle giocate”.
Coach Daniele Morato a fine gara: “Dopo due set praticamente perfetti, in cui siamo andati molto bene in tutti i fondamentali, abbiamo perso il filo del nostro gioco, un po’ per merito dell’avversario, un po’ per demerito nostro. Brescia è cresciuta e ha iniziato a spingere con il servizio, mentre noi siamo saltati in ricezione e anche l’attacco ne ha risentito. È un calo tecnico che ha influito sul nostro approccio in campo, dovremo analizzare questo aspetto”.
Capitan Garnica riconosce i meriti dell’avversario: “Cos’è successo nel terzo e nel quarto set? È cresciuta tantissimo Brescia, noi sicuramente abbiamo dovuto delle difficoltà in ricezione ma penso dovute soprattutto a quanto loro hanno spinto in battuta. Sapevamo che questa partita si sarebbe giocata sul filo di lana e così è stato, lo ha dimostrato anche il tie-break: prima erano avanti loro, poi noi, poi di nuovo loro. Alla fine sono stati decisive due giocate, una battuta fortunata e l’ultimo muro”.
Brescia: Erati 10, Braghini (L) ne, Sarzi Sartori, Tiberti 1, Ferri 1, Cominetti 11, Malual ne, Franzoni (L), Ghirardi ne, Candeli 9, Klapwijk 26, Mijatovic ne, Abrahan 19. All. Roberto Zambonardi e Paolo Iervolino.
Porto Viro: Zamagni 7, Tiozzo 9, Pedro 20, Sette 5, Barone 6, Barotto 18, Garnica 4, Bellei 1, Charalampidis ne, Sperandio ne, Morgese (L), Zorzi, Eccher. Allenatori: Daniele Morato e Marcello Mattioli.
Muri: Brescia 11, Porto Viro 3
Ace/batt sbagliate: Brescia 9/16; Porto Viro 8/19. Attacco: Brescia 58%, Porto Viro 51%. Ricezione: Brescia 53% (26%), Porto Viro 48% (24%)
Arbitri: Marco Turtù ed Anthony Giglio . Video Check: Veronica Cardoville
Durata: 28’ 27’ 25’ 21’ 19’. Totale: 2h 00.
(Fonte: comunicato stampa)