Di Redazione
Mai come in questo Mondiale, la qualificazione del Brasile alla Final Six è stata in bilico fino alla fine. Una partenza decisamente sottotono per i campioni olimpici, che però, grazie ad una seconda fase giocata ad alti livelli, è riuscita a strappare il pass per le finali di Torino, come lo stesso palleggiatore e capitano brasiliano Bruninho ha raccontato nell’intervista pubblicata dalla “Gazzetta di Modena”.
Bruno Mossa de Rezende è stata la star assoluta della pool del Mondiale che si è conclusa ieri a Bologna. Tutti pazzi per il fenomeno brasiliano, letteralmente accerchiato a fine gara da centinaia e centinaia di tifosi alla ricerca di un selfie o di un autografo. C’erano anche tantissimi modenesi sulle tribune del PalaDozza, quasi tutti per tifare il Brasile di Bruno, nonostante l’ex capitano di Modena la prossima stagione giocherà con la maglia della Lube Civitanova.
IL BRASILE C’E’. I verde-oro non avevano iniziato al meglio il Mondiale lasciando qualche punto per strada, ma Bruno ha preso per mano i suoi compagni e ha trascinato la nazionale verdeoro a Torino. «Il Brasile c’è. Il primo obiettivo lo abbiamo raggiunto ed era quello di arrivare in Final Six. Un traguardo che non era scontato per nessuna squadra in questo Mondiale. Noi ci siamo riusciti e abbiamo dimostrato che la squadra del Brasile è compatta ed unita. Siamo stati molto bravi nei momenti difficili. La qualificazione l’abbiamo raggiunta dopo aver superato la Slovenia, con una giornata di anticipo, una partita nervosa perché per noi era come un match da dentro o fuori. Se non vincevamo poteva complicarsi pericolosamente il passaggio del turno. Li abbiamo lasciati sfogare e noi abbiamo sbagliato il meno possibile, vittoria cercata e meritata».
NESSUNA FAVORITA. Il palleggiatore sudamericano continua parlando della Final Six, che si preannuncia equilibratissima e piena di campioni. «Non penso ci sia una nazionale favorita per la vittoria finale. Sarà una Final Six veramente di altissimo livello, ci sarà il meglio del volley internazionale in campo. L’Italia sta giocando benissimo, la Russia è sempre la Russia. Poi anche Serbia e Stati Uniti stanno esprimendo una bellissima pallavolo e sono state finora perfette. Quindi proprio non so chi possa vincere, l’unica cosa che conta in questo momento è che noi saremo a Torino. Adesso ci rilassiamo un giorno e poi mercoledì inizieremo la parte più difficile di questo Mondiale».
EMOZIONE PALADOZZA. Il Brasile ha giocato la seconda fase a Pala Dozza di Bologna, un posto speciale per Bruno che, da capitano, ha sollevato al cielo la Coppa Italia 2014/’15 dopo la vittoria in finale sulla Diatec Trentino. «E’ veramente una emozione unica giocare in Italia. Indescrivibile. Non ho parole per tutto quello che ho provato in questi giorni al PalaDozza. Specialmente perché in questo palazzetto ho vinto il mio primo trofeo con la maglia di Modena. Un’altra delle tantissime emozioni che l’Italia mi lascia nel cuore. Sono felicissimo di essere qua. Io ho già avuto la fortuna di vincere un Mondiale in questo paese, chissà se ci sarà un’altra sorpresa domenica prossima….».
E SU MODENA… Dopo il Mondiale, Bruno vestirà per la prima volta nella sua carriera una maglia di club italiano diversa da quella di Modena. E, per un classico scherzo del destino, la sua prima partita con la Lube sarà proprio contro l’Azimut nella semifinale della Supercoppa italiana. «In questo momento sono concentro unicamente sul Brasile e su questo Mondiale. Però non posso essere ipocrita e dire che la partita contro Modena di Supercoppa italiana sarà uguale a tutte le altre. Sarà una partita speciale e diversa. Però io al momento sto pensando unicamente al Mondiale, poi mi concentrerò sulla stagione di club: sono motivato per un’annata che mi proporrà molte sfide con la maglia di Civitanova. Questo è quello che un giocatore vuole perché disputeremo tutte le competizioni. Sarà una grande sfida per me».