Pubblico degno di un big match e ospiti a dir poco di grido: Fefè De Giorgi, Earvin Ngapeth, Ricardo Lucarelli. Così il PalaPanini di Modena ha accolto Bruno Rezende per la presentazione del suo libro “Dal buio all’oro“, pubblicato da Rizzoli e scritto insieme a Davide Romani e Gian Paolo Maini (naturalmente presenti a loro volta all’evento insieme al collega Leo Turrini). Accolto da una standing ovation di due minuti, come riporta Il Resto del Carlino Modena, il palleggiatore brasiliano ha esordito con parole d’amore per Modena: “Mi avete fatto emozionare. Non è la prima volta e spero che non sarà l’ultima“.
Bruno ha spiegato poi la genesi del suo libro: “Aprirsi così, raccontare cose private e anche un po’ pesanti ho pensato che potesse essere importante, per me ma anche per altri atleti giovani. ‘Dal buio all’oro’ vuol dire aumentare le proprie consapevolezze, farsi aiutare nei momenti difficili. Io ho avuto i due autori che mi hanno seguito, ma anche tante altre persone speciali che hanno fatto parte della mia vita e mi hanno accompagnato in questo percorso“.
“Il libro è stato un parto lungo – ha raccontato Maini – grazie a un amico che si è aperto tanto, raccontandoci cose che forse per lui erano anche difficili. Abbiamo riso, ci siamo emozionati, ci siamo anche arrabbiati tra di noi. Questo testo è la testimonianza che i campioni vincono tanto ma perdono anche tanto“. E Romani ha aggiunto: “Bruno in questi anni mi ha insegnato la perseveranza, la costanza; lo ha dimostrato anche in quest’ultimo mese e mezzo, giocando la CEV Cup sul dolore“.
