Arriva l’ennesima sconfitta interna per Modena, che nulla può davanti alla prova maiuscola della Sir Susa Vim Perugia. Una partita a senso unico, con i i Block Devils che sbagliano pochissimo, sono continui, concreti, efficaci al servizio e super organizzati nella correlazione muro-difesa.
Non nasconde la propria delusione Bruno Mossa de Rezende: “Quello che dispiace è non riuscire a mettere in campo quello che potremmo, so che come squadra valiamo di più e possiamo fare di più. Né noi né i nostri tifosi meritiamo di perdere partite come questa, Perugia è una delle migliori squadre del campionato e se si dà loro la possibilità di prendere qualche punto di vantaggio poi diventa molto complicato affrontarli. Come squadra conosciamo i nostri limiti, ma sono certo che possiamo fare meglio di così e serve un passo avanti da parte nostra”.
Francesco Petrella: “Il valore di Perugia lo conosciamo e lo sapevamo che ci avrebbe messi sotto pressione e che avremmo dovuto rispondere. Mi dispiace che nel primo set abbiamo mollato su tre cose, su cui ci eravamo detti di non mollare e mi dispiace che non siamo stati dietro a quello che avremmo voluto fare a inizio partita e di conseguenza questo è il nostro demerito rispetto al valore di Perugia o di questa partita”.
“Frustrazione, senso di impotenza, stanchezza psicologica sono tutte sensazioni che si respirano e di cui ci si appesantisce quando le cose non vanno o quando ci si crea delle difficoltà mentali. Questo nella nostra testa c’è ed è questo il vero momento di difficoltà che stiamo attraversando e che sicuramente si riflette anche sull’aspetto tecnico-agonistico…è sicuramente una cosa su cui dobbiamo continuare a lavorare, non c’è altra medicina se non giocare e provare a venirne fuori con prestazioni come quella che abbiamo fatto ad esempio a Monza”.
“Il muro di Perugia penso sia uno dei migliori del campionato italiano – prosegue Petrella – , è esattamente quello per cui sono costruiti. Al centro ci hanno marcato molto bene ma anche in posto due e quattro non abbiamo messo sempre a terra la palla… Sapozhkov è stato quello più continuo ma ad esempio all’inizio del secondo set su due contrattacchi importanti non siamo riusciti a mettere giù la palla neanche con lui…quando si hanno queste difficoltà anche il mestiere del palleggiatore diventa molto difficile. Forse si poteva dare qualche palla in più a Sapozhkov, ma non è facile in un momento in cui non hai molte alternative“.
Davyskiba, MVP settimana scorsa nella sfida con Monza, chiude il match con una prestazione mediocre (per lui solo 4 punti): “E’ un ragazzo giovane, ci vuole pazienza – le parole del coach – , è come a scuola: si prendono degli 8 ma anche dei 4. Ci vuole pazienza. Se avremo la pazienza di aspettarlo, arriverà. Ne sono sicuro. Se non avremo la pazienza farà la fine di tanti altri giocatori che sono passati al PalaPanini e sono diventati campioni al di fuori di qui”.
(fonte: Modena Volley)