Di Redazione
Cambiamenti in vista per la Volleyball Nations League? Alla sua seconda edizione (prima World League), giocatori e tecnici di diverse nazionali, tra le più importanti, si sarebbero riuniti per chiedere un incontro alla FIVB per rivedere la formula del torneo.
La VNL prevede, infatti, cinque settimane consecutive di gare con, in molti casi, viaggi molto lunghi in tutto il mondo. Ognuna delle 16 squadre partecipanti, dovrà giocare 15 partite “spalmate” nei cinque fine settimana (da venerdì a domenica), ogni volta in una sede diversa e con solo un week-end casalingo.
Come riportato sul sito argentino Somos Voley alcuni atleti e tecnici delle maggiori nazionali mondiali come Italia, Brasile Russia, Stati Uniti, Serbia Polonia e anche Argentina, hanno scritto, firmato e inviato una lettera alla Federazione Internazionale esprimendo la loro preoccupazione per l’eccessiva attività che richiede la partecipazione alla Volleyball Nations League, definita “estremamente faticosa”, con conseguente consumo di molte energie fisiche e mentali, che spesso si trasformano in infortuni.
La risposta della Fivb sarebbe stata positiva per organizzare un incontro tra atleti e dirigenti delle Federazioni nazionali partecipanti alla Vnl, con i massimi esponenti della Federazione Internazionale e i membri della Commissione atleti della stessa, presieduta dal leggendario Giba. Entrambe le parti cercheranno di trovare un punto d’incontro per avere una formula migliore, vale a dire: ideare un torneo attraente che sia di grande promozione per la pallavolo, ma che nello stesso tempo salvaguardi il benessere degli atleti che sono i protagonisti della disciplina.
L’incontro dovrebbe svolgersi nei prossimi mesi e si pensa che possa portare dei cambiamenti per quel che riguarda il più importante torneo annuale del calendario internazionale. Considerando che ormai la prossima edizione della Volleyball Nations League è alle porte (maggio), che tutta l’organizzazione è già avviata, tra viaggi e alloggi, eventuali modifiche potrebbero entrare in vigore soltanto dal 2020.
