Camilla Mingardi: “Busto Arsizio avrà sempre un posto speciale nel mio cuore”

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Di Alessandro Garotta

Non piangere perché è finito, sorridi perché è successo“. Questa celebre frase racchiude in sé l’approccio giusto per inquadrare la fine dell’esperienza di Camilla Mingardi alla Unet E-Work Busto Arsizio. Un costante dare e avere tra le parti, che hanno regalato ai tifosi ineguagliabili emozioni e tanti momenti da incastonare nelle cornici dei propri ricordi. L’opposta è stata, senza troppi dubbi, la nota più lieta delle ultime due stagioni del club biancorosso che, al contempo, le hanno permesso di portare avanti un percorso di crescita che – come raccontato dalla diretta interessata in esclusiva ai nostri microfoni – è stato il viatico per alzare il proprio rendimento.

Foto Instagram Camilla Mingardi

Partiamo dalla fine: è difficile restare indifferenti dinanzi alle parole piene d’amore che ha rivolto alla piazza di Busto Arsizio nel suo saluto su Instagram. Cos’è stata per lei la UYBA?

A Busto Arsizio ho vissuto due delle migliori stagioni, se non le migliori in assoluto, della mia carriera fino ad adesso. Perciò, dire addio a questa famiglia – è così che mi sento di definirla – non è stato per niente facile… Sono stati due anni ricchi di soddisfazioni ma anche di difficoltà, in primis quelle legate al Covid, che all’inizio ha portato caos e paura ma, una volta affrontato e superato, è stato il punto di partenza di una bella cavalcata in cui abbiamo dimostrato di essere una squadra molto unita.

La UYBA avrà sempre un posto speciale nel mio cuore: è stata una famiglia che mi ha amato e sostenuto in ogni momento, ma anche la società che mi ha permesso di affermarmi come una delle giocatrici più importanti in Italia e in Europa, vincere il titolo di top scorer nella scorsa stagione e migliorare tutte le mie statistiche quest’anno. Ho lottato e dato il massimo fino all’ultimo secondo per la maglia biancorossa, spinta anche dal calore, dal sostegno e dall’affetto di società, compagne e tifosi. È una cosa che non dimenticherò mai“.

Qual è il ricordo più bello di questi due anni?

Porterò con me tanti bei ricordi di queste due stagioni, ed è difficile sceglierne solo uno… Se proprio mi tocca farlo, direi l’andata della semifinale di Champions League 2020-2021 contro il VakifBank. È stata una delle partite migliori che abbia mai giocato, un vortice di emozioni ed adrenalina indescrivibile a parole“.

Alla UYBA ha dimostrato di stare in campo con una consapevolezza da giocatrice ormai matura. Qual è stato il segreto della sua crescita?

Penso che non ci sia un vero e proprio segreto per la mia crescita. Forse potrei racchiuderlo in tre parole: autoesigenza, determinazione e lavoro. Anche se ho 24 anni, sono io stessa la prima a definirmi una giocatrice matura capace di adattarsi a molteplici situazioni di gioco. La UYBA è stata sicuramente la società che mi ha permesso di affermarmi nel nostro campionato, che è uno tra i più competitivi al mondo“.

Come valuta la stagione 2021-2022 di Busto Arsizio?

È stata una stagione più che positiva perché, nonostante tutte le difficoltà che si sono presentate lungo il nostro percorso, non abbiamo mai mollato e siamo rimaste sempre unite. Abbiamo raggiunto l’obiettivo della Final Four di Coppa Italia, la qualificazione alle coppe europee e i Play Off con un’ottima posizione in classifica al termine della Regular Season. Perciò, sono molto orgogliosa di quanto fatto dalla mia squadra. Forse l’unico rammarico riguarda la CEV Cup: sono convinta che in una situazione ottimale avremmo avuto le carte in regola per giocarcela fino alla fine. Comunque, non sto qui a dispiacermi troppo perché questo è lo sport…“.

Foto LVF/Rubin

Capitolo nazionale. Come mai non è stata convocata per l’estate azzurra?

Il mio legame con la maglia azzurra è sempre forte, però non sono io a fare le convocazioni… C’è un allenatore che fa le sue valutazioni e non posso fare altro che rispettarle. Per quanto mi riguarda, dopo tre anni senza sosta, sfrutterò il tempo a disposizione per recuperare pienamente da qualche acciacco, e coglierò l’occasione per lavorare ancora di più e alzare ulteriormente l’asticella“.

Seguirà quindi un programma di allenamento specifico?

Quest’estate intraprenderò un percorso fisico funzionale che mi permetterà di migliorare ulteriormente alcuni aspetti atletici“.

Foto Volleyball World

Invece com’è stata l’esperienza alla VNL l’anno scorso?

Quella della VNL 2021 è stata un’esperienza utile per la mia carriera, come d’altronde lo è ogni competizione che mi trovo ad affrontare. Non è andata come ci aspettavamo, anche se bisogna dire che il gruppo era giovane e completamente nuovo. Abbiamo avuto qualche difficoltà, ma come tutte le esperienze in nazionale ci ha permesso di fare un passo in avanti importante nel nostro percorso di crescita“.

Opposto o banda: quale ruolo preferisce? La rivedremo in posto 4, magari già nella sua prossima avventura?

Senza dubbio, il ruolo di opposto è quello che preferisco e in cui riesco a rendere al meglio. In passato, però, mi è capitato di giocare in posto 4 ed essendo una giocatrice molto versatile sono disponibile a valutare questa opzione come alternativa, se mi dovesse essere richiesto dall’allenatore per il bene della squadra“.

24 anni e tanti sogni sicuramente nel cassetto: se dovesse aprirlo per un attimo quale sarebbero i suoi sogni più grandi?

Posso dire di avere tanti sogni nel cassetto sia in ambito sportivo sia in ambito extra-pallavolistico. Se dovessi per un attimo aprirlo certamente troverei il sogno di vincere una Coppa europea e quello di partecipare alle Olimpiadi“.

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Firma protocollo Fipav Fivb

Fipav-Fivb: firmato il protocollo per lo sviluppo della pallavolo

Attività internazionale

Nella suggestiva location dello Stadio dei Marmi, affollata da migliaia di bambini presenti per l'evento Volley S3 di Roma, si è tenuta oggi la firma del protocollo di collaborazione tra la Federazione Italiana Pallavolo (Fipav) e la Federazione Internazionale (Fivb). Il numero uno federale Giuseppe Manfredi e il presidente della Fivb Dr. Ary S. Graça Filho, davanti al presidente del CONI Giovanni Malagò, hanno siglato un accordo attraverso il quale si impegnano a mettere in atto dei progetti per supportare e far crescere le federazioni pallavolistiche meno sviluppate.
Alcuni dei punti chiave del protocollo sono: il trasferimento delle conoscenze, la messa a disposizione di strutture e materiali, la condivisione di figure professionali ed esperti di vari settori, la promozione della pallavolo attraverso degli ambasciatori.

La Fipav è stata la prima federazione a siglare quest’accordo che nelle prossime settimane vedrà l’adesione di altre importanti realtà pallavolistiche mondiali. “Siamo molto felici di collaborare con la Fivb per la messa in atto di questo protocollo – le parole del presidente Fipav Giuseppe Manfredi – Già con la Confederazione Europea abbiamo iniziato un percorso per sostenere e aiutare la crescita delle federazioni meno sviluppate. Attraverso questo accordo riusciremo ad avere un progetto organico e poter essere ancora più efficaci. Io sono convinto che se vogliamo migliorarci abbiamo bisogno di far crescere anche altre federazioni, un divario troppo marcato danneggia tutto il movimento del volley”.

Il nostro obiettivo è sostenere e aiutare quelle federazioni dove la pallavolo fatica a crescere - il commento del presidente Fivb Dr. Ary S. Graça - Vogliamo avere molte più nazioni competitive, in maniera da alzare il livello del volley mondiale. Non mi riferisco solo all’Africa, ma anche a tante altre nazioni che possiamo sostenere attraverso l’utilizzo dei nuovi supporti tecnologici. Siamo molto felici che la Federazione Italiana Pallavolo sia stata la prima a firmare questo accordo, nelle prossime settimane si aggiungeranno altre federazioni. La Fivb crede fortemente in questo progetto e farà del suo meglio per raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Questo è un protocollo molto interessante, che pone l’attenzione su un problema comune nello sport: un divario sportivo troppo ampio tra realtà diverse.  – l’analisi del Presidente Coni Giovanni Malagò – Anche il CIO sta dando sempre più importanza al tema della solidarietà olimpica, far crescere lo sport, in questo caso la pallavolo, in più paesi significa valorizzare tutto il movimento mondiale del volley. La Pallavolo ha un grande patrimonio e sono sicuro lo sfrutterà nel migliore dei modi per crescere ulteriormente.”

All'evento hanno partecipato il vice presidente senior CEV Renato Arena, il direttore generale Fivb Fabio Azevedo, il vice presidente Luciano Cecchi, il segretario generale Stefano Bellotti, l'ex campione brasiliano Giba, oltre ad Andrea Lucchetta e Valerio Vermiglio, entrambi impegnati nella tappa del Volley S3.

La foto-gallery dell’evento è disponibile QUI

(Fonte: comunicato stampa Fipav)