Di Redazione
Marco Mencarelli questa volta non può più sbagliare, e, complice una buona campagna acquisti, pretende molto dalle sue giocatrici. Preoccupazioni emerse e sottolineate nell’edizione odierna della Prealpina: ciò che ha preoccupato il club di Busto Arsizio è stata la prestazione con troppe ombre al “classico” Torneo Bellomo.
Il tecnico delle farfalle, infatti, ha mal digerito la sconfitta incassata in finale nel “derby” contro Legnano e il suo volto a fine gara era più eloquente di qualsiasi parola. La Prealpina infatti riporta:
«Non sono in alcun modo soddisfatto. Non ho visto nulla delle cose su cui avevamo lavorato; contro il Club Italia eravamo andati benino, contro la Sab invece molto male e non ci sono attenuanti. Il fatto che domenica la reazione sia arrivata con Negretti e Peruzzo in campo dice tutto. Se l’inesperienza e l’entusiasmo fanno decollare una squadra vuol dire che c’è qualcosa su cui riflettere […]. Non c’è altro da aggiungere».
Il Coach orvietano non vuole alibi, nonostante le pesanti assenze di Alessia Orro e Michelle Bartsch, con Sarah Wilhite e Silvana Chausheva ancora da inserire a pieno regime.
«Possiamo parlare di carichi di lavoro, di testa o di tante altre cose. Tutte le questioni sono capaci di fornire una spiegazione ma niente costituisce un’attenuante perché non credo che Legnano fosse in condizioni diverse dalle nostre» ha tuonato Mencarelli, per poi aggiungere che queste “sono tutte gare che non danno una reale misura del valore delle squadre; non credo che le formazioni che giocheranno per vincere saranno già pronte ad inizio campionato. Sono però partite nel corso delle quali dobbiamo cogliere obiettivi particolari. Posso dire quali sono le cose su cui concentrarci e a cui fare attenzione ma se il test viene affrontato in maniera insufficiente non è utile al nostro percorso ed è questo quello che più mi infastidisce».
In chiusura, l’ex CT della Nazionale sembra quasi voler richiamare all’ordine le sue ragazze: “Il valore delle formazioni che affronteremo da qui in avanti aumenta in previsione della crescita del nostro valore; giusto quindi che arrivino tornei di livello più alto. Dobbiamo mettere la testa nel sacchetto e pensare esclusivamente a noi e ad approcciare bene i prossimi test; solo noi possiamo renderli probanti».