Di Redazione
Continuano le schermaglie tra la Federazione Italiana Pallavolo e la Lega Pallavolo Serie A Femminile, questa volta sul tema dell’indizione dei campionati 2020-2021. Nel corso del Consiglio Federale di ieri sono stati infatti definiti formula e tempistiche dei prossimi campionati di Serie A maschile, ma non di quelli femminili. Questo nonostante l’intervento in videoconferenza del presidente Mauro Fabris, che ha illustrato le proposte della Lega relative al Regolamento di Ammissione ai Campionati e alle norme e formule per la nuova stagione.
Una situazione che la Fipav, rispondendo a un rapporto inviato dal direttore generale di Lega Cristiano Zatta alle società consorziate, spiega così: “Nonostante due solleciti in tal senso da parte della Segreteria, la Lega femminile ha inoltrato la proposta di indizione dei propri campionati solo un giorno prima del Consiglio, non dando la possibilità materiale di far esaminare tutti gli atti alla Commissione Fipav e ai propri legali. La proposta, tra l’altro, è pervenuta incompleta, in quanto carente di alcune determinanti indicazioni, quali per esempio gli eventuali reintegri tra le varie categorie, retrocessioni e promozioni per la prossima stagione“.
Ma il dibattito tra le istituzioni si estende anche ad altri argomenti. Fabris, infatti, ha sollevato la questione economica, sottolineando il pesante impatto della pandemia di coronavirus sui bilanci delle società a seguito della chiusura anticipata dei campionati, e chiedendo alla Fipav “un segnale concreto in termini di riduzione o cancellazione delle tasse gara, come fatto da altre Federazioni“. La Federazione risponde con un secco no: “Le tasse gara non costituiscono un ricavo della Federazione, ma sono utilizzate per assicurare un adeguato livello arbitrale durante le partite di serie A maschili e femminili. Nel corso di questi anni, con l’introduzione del video check e la presenza dell’arbitro di riserva, si è resa necessaria, in alcuni casi, la presenza di oltre sei persone!“.
Secondo la Lega, il presidente federale Bruno Cattaneo avrebbe accettato la proposta di una riduzione delle tasse gara in cambio di “un ridimensionamento della componente arbitrale” in Serie A femminile. Ma il comunicato della Fipav non ne fa cenno, proseguendo invece così: “Le tasse gara della Fipav sono molto più basse rispetto ad altre discipline sportive e i nostri arbitri sono i migliori al mondo, come possono testimoniare tutti gli addetti ai lavori. Per quanto attiene al fatto che ‘altre Federazioni’ avrebbero cancellato le tasse gara, il presidente Fabris, a cui è stato chiesto di specificare di quali Federazioni si trattasse, ha parlato soltanto della F.I.N.“.
Non c’è accordo neppure sul tema della riduzione di costi di affiliazione e iscrizione: nel documento redatto dalle Lega si afferma che i vicepresidenti Adriano Bilato e Giuseppe Manfredi ne avrebbero promesso “l’eliminazione” anche per i campionati di Serie A, per un valore totale di circa 200mila euro. La nota Fipav, invece, conferma soltanto che “qualora dal Governo venissero disposti contributi aggiuntivi, tutte le società ne potranno beneficiare, comprese ovviamente quelle di Serie A maschile e femminile“.
Infine un altro argomento di discussione, quello del contestato protocollo per la ripresa degli allenamenti: la Lega si augura che venga rivisto, “diversamente sarebbe impossibile riprendere le attività dei club, anche per le pesanti responsabilità che si vorrebbero scaricare sugli stessi“. La Fipav ribatte che “il protocollo è stato redatto sulla base delle linee guida di cui al DPCM 17/5/2020, art.1, lettera E” e comunque si rende disponibile “ad accettare suggerimenti e/o integrazioni“. Confermata l’intenzione delle due Leghe di formare una commissione tecnica mista per sottoporre alla Fipav proposte in questo senso.
L’unico punto su cui Federazione e Lega si trovano d’accordo è la richiesta di anticipare al 15 giugno la concessione dei visti per gli atleti extracomunitari, così che possano riprendere gli allenamenti nei primi giorni di luglio: in questo senso la Fipav si è resa disponibile a intervenire presso il CONI.
(fonte: Federvolley.it)