Di Stefano Benzi
Un dominio totale e assoluto, un 3-0(25-14, 25-12, 25-12) che non ammette repliche e che dimostra l’assoluta superiorità dell’Italia contro una Georgia persino più modesta di quello che era lecito attendersi. Un buon allenamento e niente più: l’Italia dovrà dimostrare la sua consistenza contro ben altre avversarie.
Italia che manda un messaggio affettuoso a casa: tutte le ragazze si sono dipinte con un pennarello nero due numeri, il 13 e il 5, e un cuore. È un saluto affettuoso per Sylla, costretta a casa da una vicenda doping ridicola e non ancora chiarita, e Malinov, ingessata dopo una brutta frattura alla caviglia rimediata proprio in azzurro. Anche Lucia Bosetti è uscita malconcia dall’ultimo allenamento con una brutta botta alla caviglia, è presente ma viene inizialmente tenuta a riposo.
Sarà anche corretto il desiderio della Cev di condividere tra più paesi l’organizzazione degli eventi più importanti, ma in tutta onestà vedere l’esordio dell’Italia contro la squadra di casa in un palasport già piccola e semideserto è una gran tristezza. Per non parlare di un feed televisivo impreciso, con tanti errori in grafica e altro ancora. Ma va beh. L’Italia ha il merito di prendere estremamente sul serio la partita senza concedere nulla.
1° Set – L’Italia è più di cento posizioni al di sopra della Georgia nel ranking FIVB e bastano pochi scambi per capirne il motivo. Pur commettendo parecchi errori in attacco con la Egonu e forzando spesso il servizio, l’Italia passeggia sulle avversarie che vengono sistematicamente murate a ogni attacco e che commettono una gran quantità di errori in ricezione e in palleggio. Il divario è abissale: l’Italia non concede nulla e cerca di mantenere altissima la concentrazione (25-14 Italia).
2° Set – Una frazione copia carbone di quella precedente con le azzurre che sprecano molto meno in attacco e le georgiane che, dal canto loro, pur riuscendo a mettere a terra qualche buon pallone e addirittura il primo ace della loro partita, non riescono in alcun modo ad arginare le giocate organizzate con estrema varietà dalla Orro. Si vede in campo anche Lucia Bosetti che testa positivamente le condizioni della sua caviglia e per le azzurre che al secondo time-out tecnico mettono dieci punti di distacco con le avversarie, il resto è ordinario allenamento (25-12 Italia).
3° Set – Il divario nel terzo set è addirittura impietoso. Paola Egonu aumenta sensibilmente le sue percentuali al servizio e in attacco mentre la Georgia (neppure un punto a muto, tre alla fine gli ace) si limita a restare in campo per onore di firma e con la voglia di rientrare quanto prima negli spogliatoi. Le azzurre le accontentano rapidamente velocizzando l’agonia e chiudendo il match.
QUESTO IL TABELLINO DELLA PARTITA
Italia-Georgia 3-0 (25-14, 25-12, 25-12)
Italia: Loda 1, De Gennaro (L), Folie 2, Orro 6, Caterina Bosetti 1, Chirichella (C) 5, Tirozzi 8, Lucia Bosetti, Egonu 16. Non entrate Sorokaite, Bonifacio, Danesi, , Parrocchiale (L), Cambi. Coach Davide Mazzanti.
Georgia: Gaprindashvili 2, Koraevi (L), Batsatsashvili 1, Kipshidze 1, Beriashvili (L), Ulumbelashvili 1, Sanadze, Chelidze 1, Sosnovskaya 2, Kalandadze 5, Markarashvili 1, Tchautchidze (C) 1. Non entrate Tsarenko. Coach Paata Ulumbelashvili.
Arbitri: Ilian Georgiev (Bulgaria), Onur Hosnut (Turchia).
Durata Set: 24’, 21’, 22’ (1.07’)
Spettatori: 400