Campionato Italiano per Società: i risultati del fine settimana

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
Foto Federazione Italiana Pallavolo
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Il Campionato Italiano per Società di Beach Volley si è lasciato alle spalle il secondo fine settimana di gare, con quattro tappe che si sono svolte a Reggio Emilia, Beinasco, Basiglio e Roma.

All’appuntamento organizzato dalla Beach Volley League presso il Circolo Ondechiare di Reggio Emilia si è giocato sia sabato 20 che domenica 21 novembre: ad aggiudicarsi il torneo della categoria Silver Femminile è stata la società padrona di casa (Nadia Santoro-Monica Apostoli), mentre al secondo posto si è piazzata la Cremonarena (Sara Parenti-Rebecca Nicolini). Ad occupare l’ultimo gradino del podio ancora una volta la Beach Volley League (Giulia Cabri-Francesca Gottardi).

La competizione della categoria Silver Maschile è stata vinta dalla Mutina Beach (Stefano Panisi-Andrea Anversa) davanti alla Cremonarena, che si è piazzata al secondo (Michael Superti-Emiliano Folcini) e al terzo posto (Cristiano Bruni-Mattia Vasta).

Domenica 21 novembre è stato il giorno dedicato alle categorie Gold. A trionfare nel torneo femminile è stata la Powerbeach (Eleonora Prandelli-Giulia Tamagnone). Il secondo e terzo posto sono andati rispettivamente alla Cremonarena (Chiara Antonioli-Rebecca Nicolini) e alla Beach Volley League (Tatiana Panzetta-Zeudi Consolini). Mutina Beach (Joshua Kessler-Davis Krumins), Powerbeach (Giacomo Spadoni-Matteo Camerani) e Beach Volley League (Federico Zoino-Federico Rizzi) è invece la composizione del podio Gold maschile.

Nell’appuntamento piemontese, organizzato presso “Le Dune” di Beinasco (TO) dai campioni d’Italia della BVT (Beach Volley Training), trionfo “quasi” assoluto dei padroni di casa, che nella categoria Silver Femminile hanno piazzato le atlete della propria società su tutti e tre i gradini del podio: al primo posto Alessia Corveglio-Emiliana Piera Sarzotti, al secondo Stefania Melò-Francesca Caricchia e al terzo Valentina Favaglioni-Maria Gloria Munno. Nella categoria Silver Maschile, invece, la BVT ha occupato la prima (Alessio Terzi-Lorenzo Rossi) e la terza posizione (Gabriele Trono-Antonio Liotino), mentre a piazzarsi al secondo posto è stato il CUS Torino (Riccardo Revello-Paolo Rostagno).

Il Campionato Italiano per Società è tornato per la seconda settimana consecutiva al Beach Town di Basiglio (MI), nella tappa organizzata da I Follow Beach Volley. Il torneo della categoria Gold femminile è stato vinto dalla Beach Volley Training (Samantha Guglielmo-Federica Pizzato), mentre al secondo posto e al terzo posto si sono piazzati rispettivamente CUS Torino (Giulia Vecco Garda-Martina Biancin) e Quanta Club Milano (Carolina Barbieri-Michela Pucci Mossotti).

Sempre i campioni d’Italia in carica della Beach Volley Training (Raoul Acerbi-Michel Arbaney) si sono aggiudicati il primo posto anche nella categoria Gold Maschile, mentre i padroni di casa della I Follow Beach Volley hanno chiuso al secondo (Francesco Cavalli-Filippo Bulgarelli) e al terzo posto (Andrea Civillini-Fabiano Leso). È stato infine il Quanta Club Milano (Stefania D’Orologio-Alice Bossi) a conquistare il primo gradino del podio nella categoria Master 35 femminili, davanti alle padrone di casa della I Follow Beach Volley (Maria Mattoli-Silvia Roggero), mentre a piazzarsi al terzo posto è stata la Beach Volley Training (Sabrina Calogera Castagnova-Valentina Salvi).

Infine gli appuntamenti del Paradise Eur di Roma, organizzati dalla Paradise Beach City: la Sicania Volley Cerenova (Sabrina Sava-Sabrina Morici) ha trionfato nella categoria Silver Femminile davanti alla società padrona di casa, piazzatasi al secondo (Morena Quatela-Giulia Ferrari) e al terzo posto (Giulia Ferrazza-Giorgia Chierico). Paradise Beach City che nella categoria Silver Maschile ha conquistato sia la prima (Emilio Torda-Marco Del Bene) che la seconda posizione (Emanuele Filesi-Federico Campana), davanti alla Beach Volley Camp (Andrea Caccin-Roberto Nitoglia) che ha chiuso il podio al terzo posto.

(fonte: Comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Stephen Maar tra passato, futuro, famiglia (si sposa) e Trento: “L’avversaria peggiore, ma…”

Sale in Zucca

Prendi un ragazzo di 22 anni che arriva in Italia, a Padova, direttamente dal Canada. Capisci subito che ha un’energia speciale, fatta più di quello che non è ancora, ma che saltuariamente ti mostra in campo, che di quello che poi sarà il suo vissuto negli anni successivi. Questo ragazzo fa un percorso, articolato tra alcune delle piazze più importanti della Superlega, parliamo di Verona, Milano, Cisterna. Arriva a Monza, gioca dei playoff meravigliosi e una finale Scudetto contro pronostico, tra esplosioni di gioia, rabbia agonistica, palloni che pensi possano saltare per aria e un tormento interiore, che è la sua cifra. 

L’arrivo a Piacenza di Stephen Maar è forse l’ultima fase di questa evoluzione complessa, durata otto anni (per la parentesi russa alla Dinamo Mosca ci arriviamo) e nella quale lo schiacciatore oggi tira qualche somma, un po’ perché a trent’anni tutto appare più chiaro, tutto prende una forma diversa, e forse perché si è pronti per essere ciò che veramente si vuole essere da grandi, con o senza la pallavolo davanti:

“Ho trovato la mia tranquillità, il mio mondo. Per tanti anni sono andato avanti, girando il mondo e vivendo anni molto intensamente. Per la prima volta quest’anno la mia famiglia avrà la priorità rispetto a tutto e in estate voglio spendere un po’ di tempo assieme a loro”.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Un post condiviso da Molly Lohman (@mollylohman)

Ha annunciato il matrimonio con la sua compagna Molly Lohman, pallavolista, solo qualche settimana fa. Vi sposerete in Italia?

“Le ho chiesto di sposarci in un pomeriggio sul Lago di Garda. Ma per ora non abbiamo i dettagli precisi anche perché dobbiamo incrociare le agende e i programmi. Adesso che mi fa pensare, sarebbe proprio bello se ci sposassimo in Italia (ride n.d.r.)”.

Anche perché l’Italia è stata la sua fortuna Maar. Ma anche per noi averla nel campionato italiano.

“Un bel viaggio, lungo otto stagioni, che comprende anche la mia parentesi russa. Ho giocato in tantissime città e ho considerato casa ogni luogo in cui sono stato. Ognuno di quei luoghi mi ha lasciato qualcosa, dalle persone, alle esperienze”.

Quella che ricorda per un motivo particolare?

“Credo Cisterna. È stato un anno molto particolare, dopo Milano e prima della proposta di Monza, dove poi ho trascorso tre anni della mia vita. Era un contesto molto piccolo, una città molto vivibile e una squadra capitanata da Fabio Soli e da uno staff, ricordo su tutti Gioele Rosellini, con cui ho lavorato molto bene. La pallavolo era seguitissima ed è stata la prima volta in Italia in cui le persone con cui avevo a che fare nella quotidianità, parlo magari del panettiere o dei ragazzi o ragazze che trovavo al supermercato, poi le ritrovavo sugli spalti a tifare la domenica”.

Si ricorda il Maar di Padova invece? Arrivato con tante novità a Padova? 

“Ricordo una squadra completamente nuova, che fece un inizio di campionato incredibile. Peccato perché poi ci siamo persi durante l’anno. Ma ripeto, la casa per me è ovunque in Italia”.

Ora la casa è Piacenza. Un anno che è stato letteralmente una montagna russa.

“Un anno in cui questo weekend cominceremo un importante semifinale contro Trento, e a cui teniamo davvero molto”.

Dall’arrivo di Travica, Piacenza sembra avere una luce nuova.

“Ogni cambio porta con sé uno scossone, o meglio, una reazione. Il periodo di difficoltà precedente ci ha fatto riflettere e c’è stata come pensavo e dicevo una reazione da parte di tutti. Ora tutti ci crediamo un po’ di più. Certo, Trento è l’avversaria che nessuno vorrebbe ritrovare in semifinale, anche perché è stata la migliore della regular season. Io ora non penso più a chi mi ritroverò di fronte, ma a come lo affronterò”.

foto Gas Sales Bluenergy Piacenza

La affronterà, mi permetto di dire in una condizione mentale diversa.

“Cosa intende?”

La rivedo in campo con una serenità che non conoscevo.

“Sì, è un bel momento della mia vita”.

Stephen Maar pensava di arrivare fino a qui quando studiava alla McMaster University?

“Non pensavo di avere fino a qui. Ho tanta gratitudine per tutti coloro che mi hanno permesso di fare un percorso, la mia strada. Ho studiato, ho aperto la mente a tutto ciò che mi è stato insegnato e ritrovarmi oggi a questo punto mi rende davvero orgoglioso”.

Di Roberto Zucca