Di Redazione
Oggi l’opposto cubano compie 41 anni e sabato sarà tra i protagonisti del match remake della scorsa finale play off.
Due giorni ravvicinati speciali, per lui e per la squadra. E’ una settimana ricca di ricorrenze speciali per Maikel Cardona e la Canottieri Ongina. Oggi, infatti, l’opposto di origini cubane della formazione piacentina festeggia il 41esimo compleanno, aggiungendo un mattoncino anagrafico che in campo sembra non sentirsi visto l’alto livello mantenuto da questo straordinario atleta. Sabato, invece, la sua Canottieri Ongina scenderà in campo alle 21 a Monticelli per un big match di serie B maschile sfidando la Tipiesse Mokamore Cisano, duello che non può non ricordare l’avvincente serie finale play off della scorsa stagione che premiò la Canottieri Ongina, promossa in A2 prima della rinuncia.
“Fu – commenta Cardona, tra i protagonisti dell’impresa – un evento storico per questa società, dopo tanti anni di pallavolo e quella di sabato sarà una bella partita anche per questo. Cisano avrà una spina nel fianco dei ricordi, noi giocheremo con lo scudo e mi aspetto un bel match. La Tipiesse Mokamore si è rinforzata e ha ritrovato il palleggiatore Sbrolla e per noi sarà un esame in più nel nostro cammino per cercare di mettere a posto tutto ciò che è necessario nel nostro gioco”.
Sabato scorso è arrivata una sofferta vittoria a Monza. “Ancora non abbiamo molta affinità in campo, è normale se cambi due giocatori importanti in ruoli come palleggiatore e libero. La cosa importante è aver vinto e fin qui l’aver conquistato solo successi conferma il carattere di questa squadra, già visto l’anno scorso. Ogni volta è un test nuovo e vincere al sabato è una cosa sempre molto importante, perché ti dà la tranquillità di continuare a lavorare bene durante la settimana, con convinzione”.
Quarantuno anni appena compiuti e da qualche anno l’intenzione di chiudere una gloriosa carriera che ti ha visto protagonista per tanti anni in serie A, invece sei sempre in campo…
“Non lo nascondo e lo pensavo anche quando lo dicevo: vorrei smettere, ma ascolto il mio corpo. Sto bene, credo sia una grande fortuna e una cosa non scontata riuscire ancora a dare un contributo importante. Per farlo, devo gestirmi bene e durante la settimana mi faccio un”bel mazzo”. Ringrazio tutti coloro che mi ascoltano nelle mie esigenze e che mi danno fiducia in un clima molto collaborativo. In questi anni ho imparato tantissimo nella gestione del mio fisico”.
(Fonte: comunicato stampa)