DiRedazione
Il Pool Libertas Cantù settimana scorsa ha conquistato una storica qualificazione alle semifinali della Del Monte Coppa Italia Serie A2. Ma la società canturina non è solo la seconda serie nazionale: il settore giovanile, infatti, comprende tutte le categorie, dall’Under 13 all’Under 19, più una Serie C e una Serie D regionali, unica società nel comasco.
Il ruolo di responsabile del settore giovanile è nelle mani di Stefano “Tete” Pozzi, una vita nella pallanuoto ai massimi livelli. Il Direttore Sportivo Maurizio Cairoli ha deciso di nominare Alessio Zingoni, alla seconda stagione sulla panchina dei canturini a fianco di Coach Francesco Denora, Direttore Tecnico del Settore Giovanile. Con lui parte il progetto di coordinazione di tutti i settori e in totale progressione tecnica, tattica ed etica (con la sottoscrizione di regole di comportamento) orientata alla Serie A. Con la sua partecipazione settimanale agli allenamenti e il confronto costante con gli allenatori, si punterà alla valorizzazione delle squadre e degli atleti più meritevoli, garantendo anche la continuità tra i gruppi in base all’età e secondo la visione tecnica più alta possibile.
La società, guidata da 40 anni dal Presidente Ambrogio Molteni, ha un obiettivo ambizioso: diventare il punto di riferimento del volley comasco per permettere ai ragazzi di crescere all’interno della società e, perché no, arrivare fino in alto, come hanno già fatto alcuni, seguendo l’evoluzione completa dell’atleta al suo interno.
“Ho lavorato con le giovanili per tutta la prima parte della mia giovane carriera – dice il secondo allenatore canturino –, ottenendo anche buoni risultati in un settore giovanile di alto livello come quello dei Lupi Santa Croce, dove sono cresciuto prima come atleta e poi come allenatore. Questo è il secondo anno sulla panchina del Pool Libertas, e quando mi è stato chiesto di ricoprire questo incarico ho accettato con tanto entusiasmo, sia per l’opportunità di seguire i ragazzi, sia per la mia crescita personale, confrontandomi quasi quotidianamente con gli allenatori del settore giovanile”.
“Questo è un anno zero per noi. Gli obiettivi che abbiamo – continua – sono quelli che secondo me dovrebbe avere il settore giovanile di una società che ha la prima squadra in Serie A: avere una guida omogenea, un’idea omogenea dalla più piccola delle squadre (minivolley/Under 13) fino alla più grande (Under 19, che partecipa anche al campionato di Serie D). La Serie C, invece, è un gruppo al momento misto, ma puntiamo a portarla ad essere quasi tutta Under o semi-Under nella prossima stagione”.
“Un altro obiettivo – prosegue – è la crescita omogenea degli atleti sia dal lato educativo che da quello fisico, tecnico e tattico. La cosa più importante, e che abbiamo già iniziato a fare in questo periodo, complice qualche acciacco in alcuni giocatori della Serie A, è tenere vivo il sogno di ogni ragazzo che si avvicina al volley. Ovvero arrivare un giorno a pretendere il massimo da sé stesso in questo sport sia a livello mentale che a livello fisico, tecnico e tattico. In questo senso abbiamo la possibilità, e la stiamo sfruttando, di avere una linea comune e diretta tra settore giovanile e prima squadra. Quattro ragazzi del settore giovanile si sono allenati con la Serie A, e questa è un’esperienza che serve a loro come crescita, ma soprattutto serve a Cantù per far vedere che settore giovanile e seconda serie nazionale non sono separate, che sono la stessa cosa. Si lavora chiaramente con obiettivi diversi in base all’età, ma sulla stessa linea. Questo è fondamentale perché ogni atleta del settore giovanile di Cantù deve sentire che arrivare in Serie A non è un’aspirazione lontana, ma è una possibilità vicina. Questo magari non sarà possibile per tutti, ma noi ci proviamo, e vogliamo far diventare Cantù il riferimento per la pallavolo maschile di alto livello della Provincia di Como. Con la prima squadra ci siamo conquistati le semifinali della DelMonte® Coppa Italia Serie A2 giovedì scorso, e più risultati facciamo più il movimento ne è agevolato, non solo a Cantù ma in tutta la Provincia per quanto riguarda la pallavolo maschile”.
“Ho accettato di buon grado questa proposta – conclude – perché i giovani sono il mio ‘primo amore’ tecnico, e volevo ricambiare qualcosa alla fiducia che mi è stata data dal Presidente Molteni nel portarmi qui come secondo allenatore della Serie A2. Ringrazio anche Maurizio e Tete, che sono costantemente impegnati dal lato dirigenziale. La mia responsabilità è la parte tecnica, e cercherò di dare il 200% per portare questo settore giovanile ad essere il riferimento per la Provincia di Como nel maschile”.
(fonte: Comunicato Stampa)