Carolina Costagrande: "Mi sento italiana, ma anche argentina. E non c’è nulla di male"

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Di Redazione

L’ex fuoriclasse azzurra Carolina Costagrande, oggi tornata in Argentina come commentatrice televisiva e agente sportiva, ha rilasciato a Somos Voley una lunga intervista in cui ripercorre la sua gloriosa carriera. “Credo di non essermi mai davvero resa conto di quello che ho fatto – confessa Carolina – comincio a capire solo adesso quanto è difficile arrivare dove sono arrivata io“.

Uno dei temi centrali del colloquio sono i sentimenti dell’ex schiacciatrice per la sua patria: qualche tempo fa, infatti, aveva fatto scalpore la sua dichiarazione”Mi sento italiana“, che oggi Costagrande rivendica. “Mi dispiace se la frase è suonata male per gli argentini, ma non mi sono mai sentita in colpa. Sono argentina e italiana al tempo stesso, e non ci trovo nulla di male. Anzi, provo un’enorme ricchezza interiore e una grande soddisfazione per aver potuto vivere, in poco tempo, in due contesti culturali tanto importanti. Noi tutti, e soprattutto la mia famiglia, veniamo dell’Italia, e qui non stiamo parlando di dieci generazioni, ma dei nostri bisnonni. Quello che io ho fatto in Europa, loro l’hanno fatto in Sudamerica“.

Come avrei fatto a non sentirmi italiana – continua Carolina – difendendo i colori dell’Italia, piangendo e esultando con le giocatrici italiane, che sono ancora oggi mie amiche? Era impossibile, sarei dovuta essere un robot. E io mi sento tutto meno un robot, anche se la gente tende a crederlo. Lo sportivo viene spesso idealizzato, ma noi siamo persone come le altre, abbiamo emozioni come tutti“.

Costagrande, però, in Argentina è tuttora un idolo e spesso è considerata la miglior giocatrice del mondo: “Sì, a volte mi dicono che sono stata il Leo Messi della pallavolo, ma non farlo dire a me perché mi vergogno! A Londra 2012 Carlos Delfino, uno dei ragazzi della ‘Generacion Dorada’ del basket argentino, che mi conosce da tutta la vita, mi presentò alla sua nazionale dicendo: ‘Lei è come Manu Ginobili, però nella pallavolo. Io non potrei mai dirlo… per me Manu è 800 volte più grande“.

(fonte: Somos Voley)

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