Di Redazione
Nonostante le restrizioni federali, dovute all’emergenza sanitaria del Coronavirus, le squadre tornano in campo, seppur a porte chiuse.
«Sarà un po’ come riavere la nostra normalità – inizia a raccontare Caterina Bosetti nell’edizione odierna de La Prealpina -. Non è un periodo facile con questo caos per i recuperi delle gare non disputate. Noi per fortuna eravamo riuscite a giocare l’ultimo turno a Monza e così avremo un match in meno da inserire in un calendario già fitto».
Che cos’è successo dopo la sconfina al tie-break contro la Saugella?
«A differenza di molte altre squadre che hanno strutture proprie, noi ci alleniamo in un palazzetto comunale e anche la palestra dove facciamo pesi ha subito le restrizioni legate al coronavirus – prosegue l’ex oraghese -. Siamo state un po’ svantaggiate dato che non siamo nelle condizioni ottimali per poter strutturare questo periodo di lavoro particolare. Se non ti alleni bene dal punto di vista fisico ne risenti poi in campo e stiamo ancora capendo come gestirci al meglio».
Il lato positivo di questa critica situazione è quello di aver potuto concentrare l’attenzione su aspetti tecnici e tattici che con i ritmi normali della stagione spesso vengono trascurati. «Ce l’abbiamo messa tutta per trarre il meglio. Per me, specie dopo l’infortunio, è fondamentale la condizione fisica e credo che almeno in questa prima fase di ripresa del campionato dovremo fare però attenzione a gestire le forze».
Un periodo di allenamento che ha restituito una Pomi più brillante sul fronte offensivo.
«Abbiamo provato a mantenere il livello di gioco espresso contro Monza – precisa la giocatrice classe 1994 -. Dopo una fase non troppo positiva, in quella occasione ho visto una discreta continuità in attacco, siamo cresciute e ora dovremo essere brave a mantenerla. Occupiamo una buona posizione di classifica, ci giochiamo un piazzamento importante e l’obiettivo è fare più punti possibile da qui alla fine».
E domenica Casalmaggiore avrà la possibilità di testarsi contro l’Uyba, un’avversaria di alto livello.
«È una squadra tosta – ammette Bosetti -. Lo pensavo un mese fa e penso tuttora che Busto esprima il miglior gioco del campionato. Dovremo ripartire dall’ultimo set della gara di andata, lottato fino all’ultimo, e stare sempre lì con la testa. Sarà fondamentale sfruttare ogni piccola opportunità che ci si presenta, anche una semplice free ball, e spingere in battuta per togliere a Orro e socie il gioco con le centrali che rappresenta uno dei loro punti di forza».
Il match si giocherà in un PalaRadi deserto, senza pubblico e senza quel clima che rende speciale ogni gara.
«Non mi è mai capitato di giocare a porte chiuse – precisa la schiacciatrice ex Novara e Modena -. Il
silenzio c’è anche durante gli allenamenti della settimana ma in una gara ufficiale non riesco a immaginarmelo. Sarà diversa non solo la partita ma anche i momenti che la precederanno: entrare in un palazzetto pieno ti carica con la gente sugli spalti, il tifo; l’impatto cambierà totalmente. Però Busto
non avrà al seguito i suoi tifosi e chissà che non sia un vantaggio per noi».
(Fonte: La Prealpina)