Di Redazione
L’avvio della seconda fase del Campionato UnipolSai A2 17/18 di volley maschile, per Messaggerie Bacco Catania coincide con la partita di domani al Pala Ingrosso di Taviano, a partire dalle 18:00. L’esordio in Pool C è dunque con quella che, al momento, è la prima della classe con 15 ottenuti dagli scontri diretti nel Girone Blu.
I rossazzurri, proprio in queste ore sono alla volta di Lecce, per la prima di queste otto finali da disputare dentro e fuori casa. I giocatori etnei in queste settimane hanno recuperato le energie, si sono allenati con la consapevolezza che tutto l’allenamento in palestra sarebbe servito ad affrontare i match. “ L’amichevole di sabato scorso contro Pozzallo ci ha dato una scossa – spiega il coach Gianpietro Rigano – ci ha rimesso con i piedi per terra, facendoci capire che bisogna giocare sempre bene”.
Sullo stato d’animo dei ragazzi il mister aggiunge: “Sono ansiosi di misurarsi con un altro girone per dimostrare che il nostro era veramente tosto e che è per questo siamo finiti nella Pool C. Abbiamo ancora tanto da dire in questo campionato”.
Sulla squadra da affrontare il secondo allenatore, Mauro Puleo, ha stilato una comparativa (presente nei documenti allegati) dalla quale emerge come Taviano sia più reattivo in alcune situazioni di attacco, soprattutto su palla alta (5% vs 10%) sebbene la pipe rossazzurra (44% vs 35%) riporti l’efficienza totale dell’attacco in parità (30% vs 30%). La ricezione è il punto forte di capitan Spampinato e soci, come si evince dalle schede allegate, con percentuali di errore decisamente più basse rispetto a quelle degli avversari. La battuta è il tallone d’Achille dei rossazzurri che, in efficienza, sono lontani dai risultati di Taviano.
“Nella torta dedicata all’attacco del Taviano è chiaro su carta quello che è chiaro a chi conosce i nostri avversari. Il loro primo terminale offensivo è l’opposto Bigarelli, che si sobbarca più di un terzo del peso del loro attacco, seguito dai due schiacciatori laterali, Ruiz ed Astarita. I due centrali attaccano in percentuale lo stesso numero di palloni, ma in effetti non sembrano molto utilizzati”.
Puleo però precisa: “Sono numeri e come tali vanno considerati, mentre le partite vengono giocate da esseri umani, che in campo portano un carico di emozioni che è montato per giorni e giorni e che può fare la differenza, sovvertendo quello che noi abbiamo fissato sulla carta e fatto diventare pronostico”.