Catia Pedrini non ha mai paura di esternare il suo pensiero. In merito alla polemica che in questi giorni ha visto coinvolti la Presidentessa dell’Azimut Modena e la società di Latina, relativa alla sua segnalazione, a mezzo social, delle condizioni del PalaBianchini, proprio la numero 1 del club modenese ha scritto un post sul suo canale Facebook:
“Mi dispiace constatare come spesso di fronte ad una dura valutazione oggettiva su un malessere per l’ennesimo anno constatato di persona, in una struttura di gioco, si cerchi immediatamente di spostare l’attenzione su cose che esulano dalla discussione.
I miei commenti sulla struttura del PalaBianchini ed il disagio percepito da me e dalla tifoseria modenese presente sono stati rivolti alla struttura e al degrado che la circonda.
Parole forti? Provocatorie? Poco elegante? Offensive? Ognuno è libero di leggere ogni post, ogni scritto, ogni mio pensiero con l’occhio e l’animo che lo ispira. Posso anche scusarmi se il mio commento al post della tifoseria è stato ritenuto offensivo a titolo personale da qualcuno, ma anche quello nella sua provocatorietà, era un chiaro richiamo volto ad evidenziare in maniera amplificata lo stato di degrado del palasport pontino.
Ho le spalle larghe e la coscienza a posto. Quello che non posso accettare e condividere, e da cui prendo fortemente le distanze, in maniera inequivocabile, è il tentativo irresponsabile della società Top Volley Latina di volermi attribuire un moto di disprezzo verso una città e la sua comunità, accendendo – come ho potuto tristemente constatare a mezzo social – anche gli animi di chi non ha nulla a che vedere con il mondo della pallavolo e ora promette e minaccia ripercussioni per eventuali nostre nuove trasferte in quel territorio.
Mai pensato di “sottolineare l’inadeguatezza dell’intera città” di Latina, come erroneamente desume il club laziale nella sua nota stampa. Mi dispiace che chi predica sensibilizzazione verso il cyberbullismo, nobile e apprezzabile gesto, mandi poi messaggi fuorvianti con il fine solo di svegliare anime malevoli e nascondere invece le problematiche denunciate, cercando di spostare in questa maniera l’attenzione su una situazione oggettiva.
Mi auguro per questo che la Top Volley Latina trovi al più presto una sistemazione logistico/sportiva adeguata ad un campionato che vuole chiamarsi Superlega. In rispetto ai sacrifici che la stessa storia del club di Latina fa da decenni per garantire una pallavolo di livello ai suoi sostenitori e a quelli delle squadre avversarie.
In rispetto anche a chi, di fronte a norme più o meno gradite e condivise, in estate ha fatto sacrifici molto più radicali come il trasferimento in altra città“.
Importanti parole quelle di Catia Pedrini, in attesa della nuova replica di Latina.