Di Redazione
Chiara oltre ogni possibilità di fraintendimento la Presidente di Modena Volley intervistata da Il Resto del Carlino – Modena.
«Mi auguro che domani (oggi, ndr) la Consulta della Lega Pallavolo decida per la sospensione. In ogni caso quella con Monza è per noi l’ultima partita finché l’emergenza coronavirus non sarà conclusa. Non giocheremo più».
Catia Pedrini è un fiume in piena finita la partita, e la sensazione netta è che sarà la sua linea a trionfare oggi, anche alla luce di quanto successo a Milano e Piacenza, dove le gare tra Powervolley e Padova e Gas Sales e Sora non si sono disputata: la prima secondo l’indicazione stessa dei medici, con cinque giocatori in campo con la febbre, la seconda perché Sora non ha voluto presentarsi in campo dopo il comunicato stampa che annunciava l’assenza del giocatore piacentino Fanuli, a casa con sintomi influenzali.
«Giovedì c’è stato un cda straordinario di Lega Volley nel quale eravamo in assoluta minoranza – ha raccontato la Pedrini -. Mosna non ha gradito la mia lettera e la mia esternazione, ma io l’ho fatto con lucidità. Ho trovato profondamente ingiusta l’imposizione di dover giocare.
Fortunatamente tifosi e sponsor ci sono stati vicini e tutti eravamo d’accordo sul voler dare un esempio di responsabilità: se ci viene detto di stare a casa come cittadini, una partita a porte chiuse è un controsenso, oltre che qualcosa di pericoloso».
Catia Pedrini ha poi raccontato che Monza non aveva il medico al seguito e non ha provato la temperatura ai suoi giocatori (ma pare che l’abbia fatto il medico dei modenesi) e ha continuato: «Non vedo dove sia il messaggio rasserenate se in diretta Rai succede quello che è successo a Milano: o ci sono motivazioni che io non conosco, oppure niente è più credibile. La nostra posizione sulla sospensione dei campionati è irremovibile.
Spero che la Consulta di Lega ci segua: se ci fossimo rifiutati di giocare, oggi avremmo perso a tavolino, avremmo avuto una multa attorno agli 8mila euro e l’escussione di parte della fideiussione. lo tutelo la nostra salute e la Lega mi multa? Perché devo mettere a rischio la mia pelle e quella dei miei giocatori? Sono triste, sconfortata ma anche feroce»