Di Redazione
È giunta alla parola “fine” la vicenda più pungente del beach volley italiano, quella della coppia d’oro Cicolari – Menegatti? Si scoprirà solo a metà del mese prossimo.
Diecimila euro da versare come risarcimento danni alle parti civili, in modo da far dichiarare estinto il reato.
È questa la mossa, riportata da “Il Giorno di Bergamo Brescia”, tentata dai legali dell’ex campionessa di beach volley Greta Cicolari, a processo in tribunale a Bergamo, insieme ai due fratelli Alessio e Cristiano e al fidanzato Dimitri Lauwers, con l’accusa di stalking ai danni della ex compagna Marta Menegatti, di un’altra giocatrice, Daniela Gioria, e dell’ex allenatore azzurro della coppia, il brasiliano Lisandro De Carvalho.
Gli imputati, difesi dagli avvocati Michele Pontecorvo di Roma e Michele Ribaudo di Bergamo, secondo le contestazioni, avrebbero stalkerizzato sui social le presunte vittime, pubblicando foto e post minacciosi, persecutori e diffamatori dal 2013, anno in cui si sciolse la coppia numero uno del beach volley italiano (quinta alle Olimpiadi di Londra 2012, quinta ai Mondiali 2013 e oro a Euro 2011, oltre a 7 medaglie collezionate ai vari Gran Slam
stagionali) e iniziarono i litigi.
Ieri mattina, dopo che al termine dell’ultima udienza il giudice Laura Garufi aveva invitato le parti a trovare un’intesa per non dar vita a un processo che rischia di andare troppo per le lunghe, i legali degli imputati hanno proposto la cifra di 10 mila euro in assegni come risarcimento del danno. Le parti civili hanno chiesto tempo per decidere se accettare o meno e il giudice ha rinviato il dibattimento al 18 giugno.
“Questa offerta – ha sbottato in aula Daniela Gioria – ci è arrivata solo quattro giorni fa. Noi, invece, è sei anni che aspettiamo giustizia. Se volevano risarcirci, potevano farlo prima“.