Di Redazione
Chi si aspettava la partita del riscatto, questa volta è rimasto deluso. La Gibam esce con le ossa rotte dalla sfida interna contro Trento e deve ora rimboccarsi le maniche per preparare al meglio la delicata sfida di domenica prossima contro Brugherio.
“Nonostante avessimo vinto il primo set – afferma il libero virtussino Andrea Cesarini – stavamo giocando male. Non è certo questo il modo di giocare ed affrontare certe partite, con ritmi troppo bassi e poco equilibrio in campo. Ci dobbiamo salvare, questo è il nostro obiettivo e se al momento siamo noni non vuole dire che siamo scarsi e meno forti degli altri, dobbiamo affrontare le gare in maniera diversa”.
Deluso anche il capitano Gibam Jo Salgado: “Sono molto arrabbiato – ci tiene a sottolineare Salgado – quando non sei nella tua migliore giornata dal punto di vista tecnico, devi riuscire a supplire con grinta ed entusiasmo. Questo a noi oggi è mancato, forse abbiamo sottovalutato l’avversario.
All’inizio Trento non è entrata in partita, proprio in quel momento dovevamo ammazzare la gara, non dovevamo permettere loro di rientrare. E’ chiaro poi che, essendo una squadra giovane, quando cominciano a carburare sono dolori per tutti”.
Il capitano della Gibam si sofferma poi su alcuni aspetti della gara: “Siamo andati in crisi in ricezione, molto imballati sulle gambe. Di conseguenza anche l’attacco ne ha risentito”.
Sul fronte avversario grande prestazione per Alessandro Michieletto, figlio d’arte, autore di una gara ai limiti della perfezione: “Inizialmente Fano ci ha messo in difficoltà non permettendoci di entrare in partita. Poi abbiamo sistemato sia la battuta che la ricezione riuscendo a reagire e disputando una gara molto buona”.
(Fonte: comunicato stampa)