Uno show nello show: il tifoso che scrive che lui da solo ha tenuto in partita la Tinet Prata per cinque set. Il pacco di prodotti Follador rigorosamente consegnati dagli sponsor. 32 punti segnati sul tabellino e un sabato italiano che Manuele Lucconi non si dimenticherà subito. Per chi sabato scorso ha pagato il biglietto della partita contro Reggio Emilia, lo spettacolo offerto dal fortissimo opposto è di quelli che restano in testa, come una hit estiva, per giorni e giorni:
“Sono contentissimo, anche se ho già la testa proiettata alla sfida contro Siena. Ci sarà coach Graziosi, un allenatore che mi ha seguito tanto ed è stato in grado di trasmettermi altrettanto. Sarà una partita difficile, a cui penso già da domenica mattina“.
Mi dia almeno un breve vissuto della gara contro Reggio Emilia.
“Ero preoccupato perché in allenamento non mi venivano tutte le cose che avevo in mente e sulle quali con Dante (coach Boninfante, n.d.r.) insistevo nelle ultime settimane. Ho la fortuna di trasformare le cose che in allenamento non mi vengono in occasioni fortuite“.
Non ci crede nessuno, Lucconi… sabato lei era una mina vagante che ha messo a terra tutto.
“Fisicamente sto bene. Non volevo avere nessuna pecca quest’anno, così ho trascorso l’estate ad allenarmi davvero tanto con il preparatore di Tamberi per la parte delle gambe e con Elisa De Santis e il professor Porcellini che mi hanno aiutato con la spalla al recupero pieno di tutte le capacità. Mi sono reso conto nei primi giorni a Prata che potevo spingere. E ho trovato in Boninfante un allenatore giusto, che mi sta dietro, che mi studia, mi cambia i colpi d’attacco e la battuta. Credo che tutto questo abbia influito sulla serenità con cui ho affrontato l’inizio di campionato. Anche se ho tutto l’anno davanti e dobbiamo stare concentratissimi“.
Anno durissimo. Si è partiti con qualche sorpresa.
“Siamo partiti capendo che non ci possono essere alibi in nessuna domenica, così come non possiamo pensare di abbassare la guardia con alcun avversario. Il livello è migliorato. Penso a Grottazzolina, con una squadra fortissima in cui gioca il mio amico ed ex compagno Fedrizzi, a Graziosi che ha allestito un gruppo importante a Siena. Ma le potrei nominare tutte. Davvero un bell’anno“.
Lei è in A2 per confermarsi.
“Per migliorarmi in primis. Ho ancora tanto lavoro da fare sulla parte tecnica. In partita però riesco ad avere una buona visione di gioco e quindi fortunatamente mi viene bene tutto. Sono quello che in campo cerca i buchi, è una cosa che mi piace. Sento poi una bella fiducia attorno a me, e questo inevitabilmente mi aiuta a lavorare meglio. Boninfante è un allenatore dal carisma importante. Ascoltarlo e mettermi a disposizione è il mio modo per ripagare la stima che percepisco da parte sua e della società“.
Di lei si dice che potrà fare grandi cose. Inizia a crederci?
“Mi fa piacere se si dice questo di me, perché magari alle volte non è stato così. Certamente c’è tanto da fare e ho voglia di esserci per questa squadra. Siamo un bellissimo gruppo. Spero che riusciremo a crescere ancora di più perché questa piazza lo merita“.
di Roberto Zucca