Di Alessandro Garotta
Un tabù sfatato, un sorpasso in classifica, una vittoria che addolcisce anni di fatiche e scaccia i fantasmi di un mese traumatico per la Igor Gorgonzola Novara. Il 3-1 nel recupero contro Conegliano non è un successo qualsiasi, e lo sa bene Cristina Chirichella: “Era una partita importante per il campionato, ma soprattutto per noi stesse. Uscire dalla Champions è stato un duro colpo, ma noi sappiamo cosa siamo capaci di fare. Ora l’obiettivo è solo uno, vogliamo ottenerlo a tutti i costi e questa era una tappa importante per fare più punti possibili“.
La chiave della vittoria? La centrale azzurra non ha dubbi: “Sicuramente il gioco di squadra, perché per giocare contro uno squadrone ci deve essere un grande gruppo dall’altra parte, e credo che veramente abbiamo dato il 100% tutte. Anche se abbiamo fatto qualche errore di troppo eravamo sempre lì“.
1020 giorni dall’ultimo successo contro l’Imoco: a sentirselo ricordare, Cristina si lascia andare a una risata e commenta: “Questo diventa un meme!“. Poi aggiunge, più seria: “Sì, erano tre anni che non le battevamo, penso che sia stato il frutto di un grande periodo di allenamenti e della costruzione di una grande squadra“.
Molto soddisfatto anche l’allenatore Stefano Lavarini: “Una gran bella partita. Siamo stati costanti in seconda linea, con tanta qualità sia in difesa che in ricezione; nonostante i molti errori in battuta, abbiamo servito con coraggio, che è una cosa che per noi fa sempre la differenza. Abbiamo toccato di più a muro rispetto ad altre volte, però la cosa più importante è che abbiamo sempre mantenuto alto il livello in attacco. Già altre volte avevamo fatto delle belle performance offensive, anche contro Conegliano, ma mai eravamo stati così costanti, continui, con tanta qualità nella scelta dei colpi e un contrattacco così buono per tanto tempo“.
Anche per Lavarini, prima di questa partita, erano state 13 le sconfitte consecutive contro Conegliano: “I film li ho visti tutti – scherza il tecnico – ma stavolta non ho pensato al risultato, ero confortato da come vedevo le ragazze in campo, mi piaceva quello che vedevo“. E ribadisce: “Ho visto una bella Igor, ragazze serene, determinate e consapevoli. Non siamo ancora bellissime tecnicamente, il nostro percorso rimane tortuosissimo e difficilissimo, però questa è una bella soddisfazione e ce la godiamo“.