Di Redazione
Una sportiva a 360°. Marisa Iori, 86 ani, si è spenta ieri notte ad Albinea dove era ospite di una struttura residenziale per anziani: aveva giocato a basket e a pallavolo ottenendo grandi risultati e vestendo per molti anni la maglia azzurra che aveva rappresentato anche come capitano in campo. Ma si era dedicata con grande successo anche alla ginnastica ritmica e artistica che aveva praticato come atleta prima di diventare allenatrice, tecnico e arbitro.
Lasciata la carriera agonistica alla fine degli anni ’50, aveva fondato con il marito Fausto Boschi la Ginnastica Amatori Reggio. Una persona dinamica, piena di interessi e con un sincero interesse per i giovani che coinvolgeva con tutte le sue numerose attività sportive e didattiche.
Nel 2016 il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, l’aveva insignita del premio “Le reggiane per esempio”. Questa la motivazione: “Riconoscimento per la sua carriera sportiva nel Basket in tempi in cui l’accesso allo sport per le donne richiedeva il superamento di ostacoli oggettivi e di pregiudizi, per gli importanti risultati ottenuti nella Pallavolo con la nazionale italiana da lei capitanata dal 1954 al 1957, la versatilità con la quale si è dedicata a sport differenti come la Ginnastica Artistica e Ritmica, per aver fatto della propria esperienza sportiva generosa pratica di formazione di migliaia di ginnaste”.
Sempre nel 2017 il Coni l’aveva onorata con la massima onorificenza sportiva italiana, la Stella d’oro al merito (in precedenza aveva ricevuto quella di bronzo e quella d’argento). Tecnico federale, arbitro e giudice di gara internazionale Marisa Iori è stata davvero una sportiva per eccellenza che lascia una testimonianza indelebile di competenza e di passione. Lascia i figli Fulvia, Fabio e Laura e i nipoti Cristina Vittoria, Tima, Sanne, Lisa e Leonardo.
Alla sua famiglia e a tutti i numerosissimi allievi che hanno condiviso la sua stessa passione, la sincera vicinanza di tutta la redazione di VolleyNews.
(Fonte: Federvolley)