Foto Tipiesse Cisano Bergamasco

Cisano pronto per il debutto in A2 con 3 allenamenti a settimana e tanta voglia di stupire

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Di Redazione

Sale l’attesa in casa Cisano Bergamasco per il debutto in A2 Maschile. Sabato sera, infatti, la Tipiesse, scenderà in campo per la prima volta nella seconda categoria nazionale contro Grottazzolina. Ecco l’intervista a coach Cristian Zanchi, ex ct dell’Olimpia Bergamo, realizzata dal “Corriere della Sera Bergamo”.

L’appuntamento con la storia è fissato per sabato, ore 20.30, contro Grottazzolina al Pala Pozzoni, rimesso a lucido con un restyling per l’occasione. La prima volta di Cisano in A2 coincide con la fine dell’inseguimento quinquennale della categoria dell’allenatore Cristian Zanchi che, dopo aver cercato invano il salto con Bergamo, si è spostato di 25 chilometri e ha spiccato il volo con una promozione inebriante.

«E’ un sogno che ho cullato fin dal primo giorno a Bergamo — racconta l’allenatore della Tipiesse —. A Cisano in 2 anni ho ricompattato il nucleo che avevo all’Olimpia e ce l’abbiamo fatta. Ora c’è un gruppo in simbiosi».

Cosa le viene in mente se ripensa al 13 marzo 2015 quando diede le dimissioni a Bergamo? «E’ una realtà dove si può lavorare bene, con dinamiche precise e una gerarchia che va rispettata. Su alcune scelte tecniche non ero d’accordo e ho pagato questa sofferenza. Avevamo alcuni giocatori che non si abbinavamo bene e ci sono state tensioni. Ma sono contento per quello che stanno facendo».

Che differenza c’è tra i due ambienti? «Questo è un ambiente nostrano, genuino. Le persone sono mosse dalla passione e non ci sono interessi economici particolari. Qui si lavora con serenità, e sarà così anche nei momenti più difficili».

Avete mantenuto l’ossatura della promozione con 6 giocatori ex Olimpia. La voglia di rivincita è stato ed è il vostro carburante? «Quando sei in un ambiente che non ti rispecchia, poi c’è voglia di dimostrare che sei di alto livello e che le cose le sai fare. Abbiamo stretto un patto, volevamo conquistare la categoria e averlo fatto sul campo, senza altre vie, per noi vale molto».

In questi 5 anni ha mai pensato: «Forse non sono da A2?»? «Ho conosciuto uno psicologo e lavorando con lui ho guadagnato la consapevolezza del “Se io voglio, posso”».

Nella griglia di partenza del girone Blu dove mette Cisano? «A metà classifica. Giochiamo per dare il massimo che potrebbe essere anche arrivare tra le prime 4. Budget? Forse in quello siamo ultimi, la nostra realtà è una sorta di dopolavoro. Quasi tutti hanno un’altra professione o studiano: facciamo solo 3 0 4 allenamenti e l’orario è 21-23. Rispetto alle altre stiamo meno in palestra, ma questo non sarà mai un alibi».

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