Si chiude con una sconfitta indolore a Monza l’ottima stagione di Cisterna, una squadra che in estate ha cambiato assetto societario, ha fatto mercato praticamente per ultima, si è affidata ad un allenatore giovane ed esordiente in Superlega, eppure alla fine ha quasi sfiorato l’accesso ai Play Off.
Di tutto questo ne abbiamo parlato proprio con Guillermo Falasca: “L’obiettivo principale è sempre stata la salvezza, e direi che lo abbiamo raggiunto anche abbastanza bene. Dopo abbiamo sognato di andare a giocare i Play Off, abbiamo lottato, ma la partita a Modena è stata chiave. Perdere la, per altro senza un giocare importante come Efe Bayram per una cosa un po’ strana – sottolinea – ci ha tagliati fuori, dopo abbiamo avuto altre possibilità che però non abbiamo sfruttato. Per esempio contro Perugia in casa o contro Civitanova, quando eravamo avanti 2-0. Il campionato è stato comunque positivo e adesso dobbiamo prepararci bene perché vogliamo sognare di andare in Europa“.
Non smette di puntare in alto, dunque, Cisterna. Le parole di Falasca non sono assolutamente di circostanza: “No, noi non giocheremo con le seconde linee, noi andremo ‘full’. Adesso ci riposeremo qualche giorno poi andremo a Dubai a fare un torneo per mantenere alto il nostro ritmo e dopo affronteremo il Play Off Challenge con tutte le intenzioni di fare il meglio possibile. Certo, sappiamo che sarà difficile perché affronteremo anche le quattro squadre eliminate dalla corsa scudetto, tutte squadre che sulla carta sono superiori a noi, ma ripeto, non bisogna dare nulla per scontato. Se vinceremo noi saremo molto contenti”.
Facendo un passo indietro e guardando a quanto fatto, chiediamo a Falasca che voto da alla sua stagione, premettendo che noi gli daremmo un voto molto alto: “Io sono molto contento e soddisfatto – racconta -. Per essere la mia prima esperienza in Superlega penso che in diversi momenti la squadra ha giocato una pallavolo molto bella. Il mercato è stato difficilissimo, ma siamo riusciti a tirare fuori il massimo da tutti i ragazzi facendoli crescere. Alla fine del giorno è questo il nostro lavoro, farli crescere e portarli ad esprimere il loro cento per cento, e direi che ci siamo andati molto vicino. È una squadra che avrà continuità l’anno prossimo? Dipenderà da noi, vediamo quanta continuità riusciremo a darle”.
“In cosa si differenzia la Superlega dagli altri campionati? Qua non conta l’errore, ma il mezzo errore. E il mezzo errore, come dico sempre ai ragazzi, può farti vincere un set e quel set magari la partita. Qui conta tanto questo, mentre in altri campionati hai più margine perché le squadre non sono tutte top come in Italia e ti concedono molto. Spesso a decidere tutto è una palla. Ricordo che a Trento abbiamo fatto un primo set spettacolare, eppure lo vinsero loro. In Superlega è davvero molto difficile perché il livello è altissimo e bisogna stare sempre concentrati. All’inizio abbiamo fatto un po’ fatica sotto questo aspetto perché molti ragazzi avevano poca esperienza e hanno dovuto lavorare molto per raggiungere questo livello di concentrazione”.
Intervista di Giuliano Bindoni